venerdì 22 luglio 2016
Come abbiamo fatto a ridurci cosi?
Accendi la TV e senti solo morti, stragi, odio che si moltiplica ad una forza allucinante, che contagia chiunque, in qualsiasi angolo del mondo.
Io rimango attonita davanti allo schermo, bloccata a fissare quelle immagini raccapriccianti di vite umane distrutte e l'unico pensiero che mi passa per la testa è "come abbiamo fatto a ridurci così?".
Come è possibile che proviamo odio per gente che nemmeno conosciamo?
Com'è possibile camminare per le strade della propria città e avere il terrore anche solo di entrare in un bar, di attraversare la strada, di prendere la metropolitana?
Com'è possibile che centinaia di persone debbano essere costretti a lasciare la propria casa e il proprio paese natale perché è in corso una guerra che nessuno ha approvato?
Il mondo ora è ossessionato dalla paura, si è lasciato travolgere da essa, come una malattia contagiosa.
La paura è terribile, ti riempie di pregiudizi, di cattiveria, la paura fomenta l'odio e passa silenziosa tra la gente, mietendo vittime.
Credo che la paura non ti lasci scampo, si inietta nella tua mente e distorce la realtà; quando si ha paura vediamo tutto buio, negativo, denso di terrore.
Tra 9 giorni parto per la Georgia con Caritas Ambrosiana, parto per combattere la paura di ciò che è diverso, estraneo a noi. Parto perché credo che non ci sia cosa migliore che la conoscenza di altri popoli per abbattere i muri insormontabili che la paura ci sta costruendo attorno.
Parto perché ho bisogno di amore, di contagiare attraverso la gioia qualcuno che non conosco, di costruire rapporti di pace, con popoli lontani e dalla diversa lingua e cultura.
Ho bisogno di sentire che non può esserci solo odio, morte e terrore; ho bisogno di riscoprire la pace, perché so che l'amore vince su tutto.
Perché so che l'unica cura alla paura è l'amore.
E se ci siamo ridotti così è per mancanza di amore, soprattutto verso gli altri.
Jessica
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