sabato 30 luglio 2016

MOLDOVA: il viaggiatore moderno



     Ci sono momenti della vita in cui anche le cose studiate all'università sembrano applicarsi alla vita reale. Qualche tempo fa, durante una lezione di portoghese, ho ascoltato il mio professore pontificare di viaggi e viaggiatori
     Per non tirarla per le lunghe -tanto l'esame io l'ho passato e a voi non penso che interessi così tanto la lezioncina- posso dirvi che esiste una grande differenza fra il viaggiatore del passato e il viaggiatore moderno: il primo, viaggia per confermare ciò che conosce e, pur scoprendo il nuovo, cerca di riportarlo sempre al vecchio, al conosciuto e a ciò che sa già. Il viaggiatore moderno, invece, scopre il nuovo e non ha aspettative, o meglio, si aspetta di scoprire.

In partenza per Chisinau, dopo aver rischiato di perdere un passaporto...
     
     Ecco, siamo atterrate a Chisinau, ed è questo che ci è successo!

Francesco, da vero Alberto Angela degli anni Novanta, mostra sulla cartina Ucrainca

     In tanti ieri ci hanno chiesto la tua prima impressione qual è, e noi non sapevamo bene cosa dire. In fondo questa città non è simile a niente di ciò che già conosciamo. Qualcuno si è detto qui non c'è niente...altri non avevano capito che eravamo arrivati in capitale. 
     Ci mettiamo in viaggio verso casa degli SCE chi sul pulmino chi su un taxi. Quello che non cambia è che tutti hanno una guida "sportiva". Incredibile come Francesco non se ne stupisca più.       
      Riporto una conversazione: 
-Francesco, ma questo guida come un pazzo! -dice Anna, allontanando un cuscino appoggiato sul sedile del taxi, che ci sorride all'arrivo con addosso polvere che risale all'URSS.
-Ma no! Questo tassista guida bene! 
     Ci si scambia uno sguardo di panico. Ma siamo sopravvissute.

     Intorno a noi palazzi ultramoderni e centri commerciali esageratamente luminosi -un po' kitsch, oserebbe dire qualcuno- affiancati a cumuli di macerie, edifici abbandonati e fatiscenti. E' come se due epoche fossero costrette a convivere insieme, dando vita ad un mondo contraddittorio: l'URSS, da un lato, fatto di Lada e block imponenti e austeri; dall'altro, l'Occidente del McDonald's e di KFC. Avrei voluto scattare una foto, ma sono venute tutte mosse...chissà perché! 
     Ma nella nostra testa le immagini sono molto vivide.

Questa è la capitale.

Oggi ci spostiamo nei villaggi, e "se avete la pazienza di seguirmi" man mano scoprirete insieme a noi le bellezze della Moldova.

Silvia, Silvia, Anna, Martina e Irene

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