giovedì 27 luglio 2017

Kenya. Non scorderò mai...

Solo adesso che mi sono abituato al tuo stile chiassoso.. solo adesso che mi sono abituato ai tuoi ritmi blandi, talvolta assonnati.. solo adesso che mi sono abituato al tuo voler negoziare sempre ogni cosa.. ahimè , caro Kenya, tra poco ti dovrò lasciare. 
Sembra ieri il primo giorno qua in Cafasso, le prime volte nei campi a zappare.. i tentativi goffi nel tagliare l'erba con un machete..  provare a mungere una mucca, e perfino spalare letame da usare come concime. Tutto questo sempre  sotto l'occhio attento e l'aiuto costante dei "Cafasso Boys", ragazzi kenyani poco meno che diciottenni, con un passato difficile e, per la legge locale, meritevoli di una pena di quattro mesi già  scontata nel carcere minorile. Ragazzi a cui pensavo di dover solo "insegnare" ed invece ho appreso molto. Ragazzi a volte sopra le righe ma sempre pronti a darsi da fare per gli altri, indistintamente dal colore della pelle. Ragazzi come tanti, con i propri pregi e difetti, ma con la sfortuna di essere nati in un contesto a volte ostile.. da una famiglia che per necessità, negligenza o convenienza li ha abbandonati per strada fin da piccoli. 
Strada.. quella strada che ti sbatte in faccia tutta la cruda realtà..! Che inghiottisce giovani anime e ne priva del loro futuro..
Non scorderò lo sguardo assente ed assuefatto dalla colla dei bambini e adolescenti incontrati a Githurai 44, quartiere periferico di Nairobi. Come non scorderò il fondamentale lavoro dei volontari e civilisti italiani, conosciuti in queste tre settimane, capaci di strapparli dalla strada e di dare loro nuove prospettive. 
Non scorderò mai questa esperienza.. una parentesi di vita preziosa che, causa molteplici motivi ho più volte rimandato, ma finalmente ho trovato il coraggio di fare!  


Andrea

Nessun commento:

Posta un commento