giovedì 27 luglio 2017

[Nicaragua] Parto. Ma dove vado?

“La valigia è pronta;
I vari documenti sono stati stampati e catalogati quasi perfettamente;
Le cuffie e il cellulare sono carichi e pronti all’uso;
Gli esami sono stati fatti e, dai, sono anche andati quasi bene;
Gli amici e i parenti sono stati tutti salutati;
Mamma e papà li saluto domani mattina appena sveglio;
La voglia di partire e di scoprire il Nuovo Mondo, direi che non è mai mancata;
Le richieste di tranquillizzarmi e rilassarmi, non sono state ascoltate;
Dai, ci sono, partiamo.”

“Si, ok, partiamo; ma, Fil, dove andiamo?”

“Andiamo a Managua, in Nicaragua. Dai è da febbraio che sai che andiamo lì. È da febbraio che te lo ripeto e che ci prepariamo.”

“Si, abbiamo fatto il colloquio, abbiamo fatto le vaccinazioni mancanti, le giornate di formazione, abbiamo letto quasi tutto il dossier. Ma ti sei fermato un secondo a pensare dove stiamo andando?”

“Massì dai. Sto andando in piccolo stato tra Honduras e Costarica. Non so lo spagnolo, questo è vero. La cosa un pochettino mi preoccupa. Ma in fondo noi italiani ce la caviamo. Una “s” alla fine e via, cosa ci sarà di così difficile. Poi mi sono preparato guardando “El Chapo” su Netflix, tutto in spagnolo con i sottotitoli in Inglese. Fantastico!  Poi sono 5 anni che parto durante le vacanze per fare questo tipo di viaggi: Gornja Bistra, Sarajevo, Nairobi e ora Managua. Sono abbastanza pronto. Esperienze ne ho.”

“Fil, dove stiamo andando?”

“Ancora? Te l’ho già spiegato. Nicaragua, Managua, Ciudad Sandino. Non mi è ben chiaro ancora cosa faremo; ho raccolto tanti materiali da portare e sono pronto a fare tutto quello che ci sarà bisogno di fare. Sto andando dall'altra parte del mondo, in un posto che non conosco, in cui non sono mai stato. Anche gli anni scorsi non sapevo dove stavo andando e non sapevo bene cosa avrei fatto però è sempre andata bene. Sei il solito pessimista rompi balle.”

“Non sono pessimista. Non ti irritare. Ti sto solo chiedendo dove stiamo andando; Fil, dove stiamo andando?”

“…”

“Fil?”

“Stiamo andando via. Via da Vedano al Lambro. Via da Monza. Via da qui.”

“Perché?”

“Perché è giunto il momento di pensare.”

“Pensare a cosa?”

“Pensare a questo ultimo anno. Appena tornato dal Kenya, mia mamma aveva notato che ero cambiato. Io non me ne ero accorto. Solo ora me ne sono accorto. Quest’anno ho scelto di cambiare. Ho scelto di concentrarmi sulle tematiche penali ed internazionali che la mia facoltà mi offre. Ho scelto di scrivere, di scrivere delle mie esperienze e non solo, su un blog. Ho scelto di abbandonare quel blog. Ho scelto di non fare un esame. Ho scelto di allontanare l’amore. Ho scelto di piangere per quella lontananza. Ho scelto di fare politica, di candidarmi a Monza con una lista civica, perdere, non mollare, ricominciare da capo, con nuove avventure e nuovi incarichi. Ho scelto di fare volontariato anche qui, dietro casa mia. Ho scelto di mangiare ad orari assurdi, di non essere mai a casa, di dormire 4 ore per notte. Ho scelto di essere “social”. Ho scelto di non fermarmi e di non accontentarmi. Ho scelto di partire per il Nicaragua. Ho scelto di studiare come un dannato fino al 25 di luglio per prendere un cazzo di 23. Ho scelto di tralasciare i miei migliori amici per fare tutte queste cose ma, nonostante questo, hanno scelto sempre di sostenermi e di starmi vicino. Ho scelto di essere contento, di crederci sempre e di non mollare. Ho scelto di fare tutte queste cose contemporaneamente, senza pensare. Dobbiamo pensare”.

“E dobbiamo andare fino in Nicaragua?”.

“Bhè si, qui fa troppo caldo.”

“Ma là ci sono 34 gradi con un umidità del 85% !”

“Dettagli.”



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