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domenica 19 giugno 2016
Libano: I voli erano finiti!
Volevamo risparmiare aspettando l'ultimo momento per un volo last-minute, ma ci è andata male.
Ma, grazie alle barchette di Caritas Ambrosiana, niente potrà fermarci.
Libano, arriviamo! (prima o poi..)
martedì 18 agosto 2015
GEORGIA, IL PUZZLE DEL CUORE
A 3
giorni dal ritorno dalla Georgia, Facebook è inondato dai post degli altri
cantieristi, che nostalgia!!!
A 3
giorni dal rientro in Italia penso a cosa realmente mi ha dato questa
esperienza.
Penso ad
Elisa che al momento della formazione da noi a Melegnano ci dice: conoscerete
tante persone, una cultura diversa, visiterete posti magnifici, magari
parteciperete ad una supra (sì, ma lei non ha fatto 25 brindisi!), ma non aveva
detto che avrei lasciato là un pezzo di cuore!!!
Un pezzo
di cuore è rimasto là con tutti i bambini e ragazzi con cui abbiamo giocato,
riso e cercato di parlare una lingua tra l’italiano, il georgiano e l’inglese,
insomma la LINGUA DEL CANTIERISTA!
Un altro
pezzettino è rimasto con i volontari che ci hanno aiutato, Bella, Shota, Beka,
Kote, Merabi, le mamme e chi più ne ha più ne metta!
Un altro
è rimasto con padre Misha, che non ci ha fatto mancare nulla ma anzi ci ha
fatto sentire a casa!
L’elenco
potrebbe continuare all’infinito e mi accorgo che forse là non è rimasto solo
un pezzettino di cuore, forse è rimasto qualcosa di più.
Ma
qualcosa è anche tornato! È tornata la voglia di non dimenticare quello che è
successo, quello che ho imparato.
Pensavamo
di andare, di essere forse gli eroi del mondo e invece scopriamo un mondo
diverso, non per forza giusto o sbagliato, ma una realtà che crea degli
interrogativi, a cui ovviamente è difficile trovare una risposta.
Insomma
il bilancio del cantiere è da 10 e lode!!!
18
giorni incredibili, 12 cantieristi che non si sono fatti mancare niente e non
si sono mai tirati indietro, un Padre che come organizza lui una “surpriso” non
la organizza nessuno, tantissime persone incontrate che credevamo di cambiare e
che invece hanno cambiato noi!!
Voglio dire un’ultima cosa alla maniera georgiana, come accadeva tutti i giorni dopo il campo:
Erti, ori, sami… MADLOBA!!!!
Eleonora
lunedì 10 agosto 2015
Georgia: Gamarjoba a tutti!!!
Gamarjoba a tutti!!!
Siamo in diretta dal villaggio di arali...Dopo un po di squaraus e qualche vomito in giro, siamo ancora vivi.
Ieri mattina siamo stati invasi da un'orda di bambini vocianti e pieni di domande a cui abbiamo solo saputo rispondere "madloba" (grazie).
Dopo una giornata sotto un sole cocente (i nostri nasi e coppini rossi lo testimoniano) siamo riusciti a sopravvivere solo grazie ad una rilassante serata alle terme di Abastumani, che ci hanno decisamente rinvigorito!
Oggi, forse affascinati dalla nostra bellezza e simpatia, i bambini si sono presentati addirittura un'ora prima dell'inizio dell'attività, trovandoci ancora ciondolanti in pigiama.
Ma questi non ci ha fermati: bulldog, palla spazzola, flipper, truccabimbi, aereo planino di carta, etc Etc, hanno riempito di sorrisi la nostra giornata, conclusa un po prima a causa di un possente temporale!
Ma è tempo di spesa e shopping georgiano per la nostra Eleonora che ha ormai dato l'estrema unzione alla sua valigia, dispersa in qualche parte sconosciuta fel globo, dandole però occasione di acquistare dei bellissimi pantaloni da tuta giallo canarino, non molto tipici del luogo...
Foto ele
Così vi salutiamo ma vi pensiamo mangiando una buonissima e italianissima pasta aglio, olio e peperoncino!!!
Kargaat a tutti!!
Eleonora e Marta
domenica 9 agosto 2015
Georgia: Idee alcoliche.
Georgia. Per noi Sakartvelo ormai. Quasi casa. 12 cantieristi. Tanti volontari. Tantissimi bambini. In questo vortice di mani che si stringono e cuori che si avvicinano. Una tradizione. Una bellissima tradizione. Una gormitica tradizione. I Brindisi. Tamada, quello che beve e fa bere gli altri. Lui conduce la supra. La tavola. Il capo del ghvino. Vino che scorre. Bicchieri che tintinnano. Bocche che sorridono. Cuori che diventano leggeri.
Qui il primo brindisi è per la pace. Incontriamo ogni giorno persone affamate di pace. Cosa desideri? Un iPhone. Un viaggio. No, la pace. Per la pace possiamo festeggiare. Possiamo vivere. Possiamo amare. Possiamo fare del bene. Possiamo credere che il futuro ci appartenga. Bambini che cantano della pace. Tamada che brindano per la pace. E noi qui. Tra loro. Ci scopriamo poveri. A reimparare ad ogni cin cin cosa significa costruire la pace. Desiderarla. Ottenerla.
Il secondo brindisi è per l'amicizia. Amicizia tra di noi. Fiducia inaspettata da parte di qualcuno. Amicizia che si approfondisce e scrive pagine che ci legheranno nel futuro. Amicizia con i bimbi. Loro sono i primi. Ci aspettavano come si aspetta un vecchio amico. Davanti a casa. Guardando la strada. È così ci hanno salutato. Come si saluta un vecchio amico. Davanti casa. Guardando la strada fino a che il pulmino non è scomparso nelle curve della strada. La pace si costruisce dall'amicizia. Amicizia è un calcio a un pallone. Ma anche culture che si incontrano. Amicizia è darsi una carezza ma anche preparare un ballo per salutare i cantieristi.
Il terzo brindisi è per i defunti. Qui i bicchieri non tintinnano. Qui si beve. In silenzio. Non c'è una regola ma non si ride al terzo brindisi. I defunti sono la nostra storia. La nostra carne. Oggi siamo qui perché qualcuno prima ancora che noi potessimo camminare ci ha amato. Una madre. Una nonna. I defunti sono quelli che hanno iniziato le tradizioni. Le radici. È un albero senza radici muore presto. Al primo vento cade.
Il quarto brindisi è per l'amore. Non c'è amicizia senza amore. Non c'è pace senza amore. L'amore fa girare il mondo. Fa girare noi per questo paese che ci da amore. Ci insegna l'amore. L'amore ci ha fatto partire. L'amore dei nostri cari ci ha lasciato partire. L'amore ci fa sentire accolti. L'amore ci fa sentire a casa. L'amore è una casa. L'amore unisce paesi diversi. L'amore che riceviamo in questi giorni è traccia dell'amore che Dio ci riserva ogni giorno.
I brindisi continuano. Ieri ne abbiamo contati 25. Poi chi si ricorda. Brindare per comunicare le cose importanti. Per costruire idee. Attorno a un buon kachapuri. Proprio come i primi cristiani che si riconoscevano chiesa cenando. In memoria. Due Chiese si incontrano. Stessa meta. Stessa strada. Percorsi diversi.
12 cantieristi. Tanti brindisi. E un cuore che non è abbastanza grande per contenere tutto ciò che ci sta accadendo. E cosi. Quando il cuore trabocca. Il cantiere ci regala qualche lacrima di gioia. Di addio. Di vita.
Salute amici. Gaumarjos. Cin cin.
Aurora e don Daniele per i georgiani!
Qui il primo brindisi è per la pace. Incontriamo ogni giorno persone affamate di pace. Cosa desideri? Un iPhone. Un viaggio. No, la pace. Per la pace possiamo festeggiare. Possiamo vivere. Possiamo amare. Possiamo fare del bene. Possiamo credere che il futuro ci appartenga. Bambini che cantano della pace. Tamada che brindano per la pace. E noi qui. Tra loro. Ci scopriamo poveri. A reimparare ad ogni cin cin cosa significa costruire la pace. Desiderarla. Ottenerla.
Il secondo brindisi è per l'amicizia. Amicizia tra di noi. Fiducia inaspettata da parte di qualcuno. Amicizia che si approfondisce e scrive pagine che ci legheranno nel futuro. Amicizia con i bimbi. Loro sono i primi. Ci aspettavano come si aspetta un vecchio amico. Davanti a casa. Guardando la strada. È così ci hanno salutato. Come si saluta un vecchio amico. Davanti casa. Guardando la strada fino a che il pulmino non è scomparso nelle curve della strada. La pace si costruisce dall'amicizia. Amicizia è un calcio a un pallone. Ma anche culture che si incontrano. Amicizia è darsi una carezza ma anche preparare un ballo per salutare i cantieristi.
Il terzo brindisi è per i defunti. Qui i bicchieri non tintinnano. Qui si beve. In silenzio. Non c'è una regola ma non si ride al terzo brindisi. I defunti sono la nostra storia. La nostra carne. Oggi siamo qui perché qualcuno prima ancora che noi potessimo camminare ci ha amato. Una madre. Una nonna. I defunti sono quelli che hanno iniziato le tradizioni. Le radici. È un albero senza radici muore presto. Al primo vento cade.
Il quarto brindisi è per l'amore. Non c'è amicizia senza amore. Non c'è pace senza amore. L'amore fa girare il mondo. Fa girare noi per questo paese che ci da amore. Ci insegna l'amore. L'amore ci ha fatto partire. L'amore dei nostri cari ci ha lasciato partire. L'amore ci fa sentire accolti. L'amore ci fa sentire a casa. L'amore è una casa. L'amore unisce paesi diversi. L'amore che riceviamo in questi giorni è traccia dell'amore che Dio ci riserva ogni giorno.
I brindisi continuano. Ieri ne abbiamo contati 25. Poi chi si ricorda. Brindare per comunicare le cose importanti. Per costruire idee. Attorno a un buon kachapuri. Proprio come i primi cristiani che si riconoscevano chiesa cenando. In memoria. Due Chiese si incontrano. Stessa meta. Stessa strada. Percorsi diversi.
12 cantieristi. Tanti brindisi. E un cuore che non è abbastanza grande per contenere tutto ciò che ci sta accadendo. E cosi. Quando il cuore trabocca. Il cantiere ci regala qualche lacrima di gioia. Di addio. Di vita.
Salute amici. Gaumarjos. Cin cin.
Aurora e don Daniele per i georgiani!
mercoledì 5 agosto 2015
Georgia: erti, ori, sami, sichume!!!
Gamarjoba a tutti!!!
Siamo in diretta dal villaggio di Arali... dopo un po` di squaraus e qualche vomito in giro siamo ancora vivi.
Ieri mattina siamo stati invasi da un`orda di bambini vocianti e pieni di domande a cui abbiamo solo saputo rispondere "madloba" (grazie).

Dopo una giornata sotto un sole cocente (i nostri nasi e coppini rossi lo testimoniano) siamo riusciti a sopravvivere solo grazie ad una rilassante serata alle terme di Abastumani, che ci hanno decisamente rinvigorito!
Oggi, forse affascinati dalla nostra bellezza e simpatia, i bambini si sono presentati addirittura un`ora prima dell`inizio delle attivita`, trovandoci ancora ciondolanti per casa in pigiama.
Ma questo non ci ha fermati: bulldog, palla spazzola, flipper, truccabimbi, aereoplanini di carta, etc, etc, hanno riempito di sorrisi la nostra giornata, conclusa un po` prima a causa di un possente temporale!
Ma e` tempo di spesa e shopping georgiano per la nostra Eleonora che ha ormai dato l`estrema unzione alla sua valigia, dispersa ora in qualche parte sconosciuta del globo, dandole pero` occasione di acquistare dei bellissimi pantaloni di tuta giallo canarino, non molto tipici del luogo...
Cosi vi salutiamo ma vi pensiamo mangiando una buonissima e italianissima pasta aglio, olio, e peperoncino!!!
Kaargat a tutti!!
Eleonora e Marta
Siamo in diretta dal villaggio di Arali... dopo un po` di squaraus e qualche vomito in giro siamo ancora vivi.
Ieri mattina siamo stati invasi da un`orda di bambini vocianti e pieni di domande a cui abbiamo solo saputo rispondere "madloba" (grazie).
Dopo una giornata sotto un sole cocente (i nostri nasi e coppini rossi lo testimoniano) siamo riusciti a sopravvivere solo grazie ad una rilassante serata alle terme di Abastumani, che ci hanno decisamente rinvigorito!
Oggi, forse affascinati dalla nostra bellezza e simpatia, i bambini si sono presentati addirittura un`ora prima dell`inizio delle attivita`, trovandoci ancora ciondolanti per casa in pigiama.
Ma questo non ci ha fermati: bulldog, palla spazzola, flipper, truccabimbi, aereoplanini di carta, etc, etc, hanno riempito di sorrisi la nostra giornata, conclusa un po` prima a causa di un possente temporale!
Ma e` tempo di spesa e shopping georgiano per la nostra Eleonora che ha ormai dato l`estrema unzione alla sua valigia, dispersa ora in qualche parte sconosciuta del globo, dandole pero` occasione di acquistare dei bellissimi pantaloni di tuta giallo canarino, non molto tipici del luogo...
Cosi vi salutiamo ma vi pensiamo mangiando una buonissima e italianissima pasta aglio, olio, e peperoncino!!!
Kaargat a tutti!!
Eleonora e Marta
domenica 2 agosto 2015
E Georgia fu!!! Finalmente!!!
e Georgia fu! Finalmente!!!
dopo 36 ore ,di cui 24 a Fiumicino, i nostri eroi arrivano a destinazione e senza farci mancare nulla la valigia della nostra Eleonora deve ancora arrivare...
Guidati dal nostro cicerone padre Misha e con un pulmino che solo Dio sa come cammina ancora siamo giunti nella capitale Tbilisi! Dove siamo stati accolti con gelato e con la sua vivace vita mattutina, strombazzate di auto che manco fossimo a Milano
Milano ed erano solo le 06.30!!!
Milano ed erano solo le 06.30!!!
Poi finalmente una santa doccia ed un letto ci hanno tolto lo la stanchezza delle infinite attese!
Al nostro risveglio (14:00) i nostri gia' cari amici georgiani ci hanno accolto con un pranzo che sembrava di essere ad un banchetto nuziale! Contrariamente a quanto pensassimo si mangia davvero bene! Le nostre donne pensavano sarebbero tornate con qualche chilo in meno e invece!?!? Non crediamo proprio sara' cosi'!
Belli caricati di cibo e con l'abbiocco impellente ci siamo diretti in centro per una visita al vescovo Giuseppe che ci ha deliziato con consigli e racconti e metafore sulla terra georgiana e la sua cultura.
Dopo il momento di formazione ci siamo goduti una piccola passegiata durante la quale il "patato" padre Misha ci ha dato nuovamente conferma dell'ottima cucina georgiana con carne alla griglia, patate, birra e il khinkali che ha ustionato la maggior parte delle nostre mani ma soddisfatto tutti i nostri palati!!! Quindi abbiamo concluso la serata con una affascinante vista dall'alto di Tsiblisi.
S P E T T A C O L A R E!
Poi tutti a nanna...
S P E T T A C O L A R E!
Poi tutti a nanna...
Il sabato e stata una sciallissima giornata culturale, abbiamo visitato tre monasteri ortodossi, anzi due poiche' in uno non ci hanno fatto entrare a causa del vestiario non adeguato. E non poteva mancare una tappa in un ristorante in cui ci hanno riempito con altre specialita' georgiane come il khachapuri un panino ripieno di formaggio fuso che una volta addentato ti fa entrare in una fase di estasi culinaria durante la qualenon ti interessa piu' del mondo circostante. A pancia piu' che piena ci siamo rimessi in viaggio con il nostro pulmino in direzione di Arali la prima tappa del nostro cantiere. Appena giunti ambrava di essere a casa propria, la gente ti salutava come ti conoscesse gia da giorni e subito un primo bimbo curioso si e' appropriato di alcuni nostri cantieristi a giocare a sasso carta forbice. La giornata si e' conclusa con una cena tranquilla, due chiacchiere tra amici e una bella nanna! Il primo impatto con questo piccolo paese e' stato piu' che positivo, se questo e' l'inizio non immaginiamo come sara' passare qui una intera settimana, non vediamo l'ora di metterci in gioco! Al lavoro!
ps: un grazie alla tastiera in cirillico...
MARCO
MARCO
alle
12:38
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Misha
mercoledì 29 luglio 2015
Georgia: The terminal ma senza Tom Hanks
Arrivo a Tbilisi previsto per le 4 del mattino, ora locale.. TI PIACEREBBE!!
Siamo qui accampati ancora a Linate sperando che qualcuno ci dia notizie del nostro futuro: gli incendi di Roma Fiumicino ci hanno costretti qua, facendoci perdere la tanta amata coincidenza..
Che fare? Il cantiere parte in salita e al momento la solidarietà è solo verso di noi! Nell'attesa tra un sonnellino, una torta di mele e qualche canto ne approfittiamo per prepararci al
meglio.. Vi aggiorniamo al prossimo cambio nel piano di volo!
un bacio alle mamme ansiose :-P
Siamo qui accampati ancora a Linate sperando che qualcuno ci dia notizie del nostro futuro: gli incendi di Roma Fiumicino ci hanno costretti qua, facendoci perdere la tanta amata coincidenza..
Che fare? Il cantiere parte in salita e al momento la solidarietà è solo verso di noi! Nell'attesa tra un sonnellino, una torta di mele e qualche canto ne approfittiamo per prepararci al
meglio.. Vi aggiorniamo al prossimo cambio nel piano di volo!
un bacio alle mamme ansiose :-P
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