Mombasa, in una domenica pomeriggio di
bel tempo decidiamo di noleggiare una barca a vela per vedere qualche
corallo e poi spostarci in una spiaggia vicina frequentata
maggiormente dai locali.
La giornata procede egregiamente, o
quasi, abbiamo potuto osservare una parte
di ambiente sottomarino ricco di coralli e pesci dai colori sgargianti, abbiamo bevuto una birretta sulla spiaggia di cobbacabana e preso il sole; unico inconveniente fortunatamente non grave è che Maristella si è fatta male ad un piede.
di ambiente sottomarino ricco di coralli e pesci dai colori sgargianti, abbiamo bevuto una birretta sulla spiaggia di cobbacabana e preso il sole; unico inconveniente fortunatamente non grave è che Maristella si è fatta male ad un piede.
Il bello del pomeriggio non è stato
l'ozio e il relax, ma il viaggio di ritorno! Solo in tre siamo
tornati tramite la barca.
Subito ci siamo accorti che andavamo
molto più lenti e con maggiori difficoltà rispetto all'andata:
eravamo controvento. Durante il percorso ho fatto due chiacchere col
ragazzo alla vela (mentre il capitano stava al timone) che
inizialmente mi ha spiegato quali legni si utilizzano per la
costruzione del catamarano, la vela che non deve essere sintetica
altrimenti rende ingovernabile il tutto e qualche suo progetto
futuro.
Dato che eravamo controvento, per
ritornare da dove eravamo venuti, i ragazzi hanno dovuto navigare a
zig zag facendo parecchie virate e allontanandosi apparentemente
dall'arrivo per evitare di attraccare nel posto sbagliato.
Riflettendo con Maurizio e Angelo,
forse accade così anche nelle relazioni. Forse per conoscere l'altro
davvero non bisogna solamente tirare dritto, ma a volte allontanarsi
e poi riavvicinarsi per evitare incomprensioni e rotture.
Allontanarsi e avvicinarsi gradualmente per conoscersi meglio e non
bruciare le tappe facendo tutto subito, dritto per dritto.
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