giovedì 8 ottobre 2015

Somewhere over the rainbow


6 Ottobre 2015.
E' il giorno della tanto desiderata partenza per la Bolivia e non sto più nella pelle!
Ma...Francesca, devi finire ancora la valigiaaaaa...sei sempre la solita (monologo).
Mi alzo alle 7.30, faccio colazione e mi metto sotto a risistemare i bagagli.
Mi faccio accompagnare all'aeroporto da Alessandro, aspetto la mia compagna Lucia e inizia il viaggio della speranza!
Prime agitazione al check in:
Stuart: “ Ragazze, potrei inviarvi i bagagli direttamente a Cochabamba, ma francamente c'è il rischio che non arrivino...”.
Panico.
Quello che intendo è che vi consiglio di ritirare i bagagli a Madrid e poi reinbarcarli in seguito per il secondo volo...con così tante ore di scalo, non si sa mai dove possono andare a finire...”.
EDDILLOSUBBITOOO!



Prima tappa: aereo per Madrid.
Pilota:“ Tempo instabile, possibile turbolenze”. EDDAI! Ma proprio a noi?!?
Io e Lucia non abbiamo il posto una di fianco all'altra, ma in file diverse.
E a questo punto solitamente nei film, ti capita di sederti accanto a un modello svedese, pure simpatico. Nella vita reale, invece, i tuoi “vicini” saranno sicuramente una coppia di vecchietti o un panzone con i peli che escono dal naso e dalle orecchie, possibilmente anche malaticcio ( scientificamente provato!).
E invece no, ragazzi... avevo due giovincelli anche carini!
Sono felicemente fidanzata, eh...ma una bella vista fa sempre piacere! Peccato non basti: uno di questi cari ragazzi, 5min dopo il decollo, ha approfittato di un posto libero per sedersi accanto ad una bionda stangona ( ho qualche speranza che fosse sua moglie!); l'altro ha dormito dall'inizio alla fine del viaggio, impedendomi anche di alzarmi a prendere qualche libro da leggere, tanto per far passare il tempo.

E così sola soletta l'unica cosa che mi rimane da fare è lasciarmi cullare dalla mia fantasia.
E penso che SOMEWHERE OVER THE RAINBOW c'è un posto per me, per i miei sogni, per ciò in cui credo...c'è la Bolivia, il mio servizio civile, ci saranno le persone che conoscerò.
Ma sono ancora lontana..
E con questa consapevolezza affronto la turbolenza!
Per fortuna ero a stomaco vuoto...

Atterriamo, ritrovo Lucia e noto che ha un colorito tra il giallo e il verde.
Azz, mi sta male...
Ritiriamo le valigie e andiamo a prendere qualcosa da mangiare.
Ora, va bene che gli aeroporti sono costosi....ma non vi sembra che 5euro per due palle di gelato siano un po' troppi?!?

Superiamo le 6/7 ore di scalo, ci mettiamo in coda (ma quanta gente va in Bolivia?!?) e ci imbarchiamo sul volo per Cochabamba.
Lucy, non preoccuparti! Gli aerei che fanno voli internazionali hanno i sedili più comodi, ognuno con un proprio televisorino per guardare i film, ci portano continuamente da mangiare...vedrai che 12 ore passano!”.
Ci ho azzeccato solo per il cibo.
Bè, un PROIETTORE c'era..hanno anche tentato di mettere su qualche film, ma è stato tutto inutile. Apprezziamo lo sforzo!

Interminabili ore di volo. Si mangia, si dorme, si mangia e poi si dorme.
Dove ACCIDERBOLINA è sto RAINBOW?
Poi arriviamo...e cominciamo a vederne i primi colori: Padre Pepe ed Hermana Bruna.










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