6
Ottobre 2015.
E' il
giorno della tanto desiderata partenza per la Bolivia e non sto più
nella pelle!
Ma...Francesca, devi finire ancora la valigiaaaaa...sei sempre la solita (monologo).
Mi
alzo alle 7.30, faccio colazione e mi metto sotto a risistemare i
bagagli.
Mi
faccio accompagnare all'aeroporto da Alessandro, aspetto la mia
compagna Lucia e inizia il viaggio della speranza!
Prime
agitazione al check in:
Stuart:
“ Ragazze, potrei inviarvi i bagagli direttamente a Cochabamba, ma
francamente c'è il rischio che non arrivino...”.
Panico.
“Quello
che intendo è che vi consiglio di ritirare i bagagli a Madrid e poi
reinbarcarli in seguito per il secondo volo...con così tante ore di
scalo, non si sa mai dove possono andare a finire...”.
EDDILLOSUBBITOOO!
Prima
tappa: aereo per Madrid.
Pilota:“
Tempo instabile, possibile turbolenze”. EDDAI! Ma proprio a noi?!?
Io e
Lucia non abbiamo il posto una di fianco all'altra, ma in file
diverse.
E a
questo punto solitamente nei film, ti capita di sederti accanto a un
modello svedese, pure simpatico. Nella vita reale, invece, i tuoi
“vicini” saranno sicuramente una coppia di vecchietti o un
panzone con i peli che escono dal naso e dalle orecchie,
possibilmente anche malaticcio ( scientificamente provato!).
E
invece no, ragazzi... avevo due giovincelli anche carini!
Sono
felicemente fidanzata, eh...ma una bella vista fa sempre piacere!
Peccato non basti: uno di questi cari ragazzi, 5min dopo il decollo,
ha approfittato di un posto libero per sedersi accanto ad una bionda
stangona ( ho qualche speranza che fosse sua moglie!); l'altro ha
dormito dall'inizio alla fine del viaggio, impedendomi anche di
alzarmi a prendere qualche libro da leggere, tanto per far passare il
tempo.
E
così sola soletta l'unica cosa che mi rimane da fare è lasciarmi
cullare dalla mia fantasia.
E
penso che SOMEWHERE OVER THE RAINBOW c'è un posto per me, per i
miei sogni, per ciò in cui credo...c'è la Bolivia, il mio servizio
civile, ci saranno le persone che conoscerò.
Ma
sono ancora lontana..
E con
questa consapevolezza affronto la turbolenza!
Per
fortuna ero a stomaco vuoto...
Atterriamo,
ritrovo Lucia e noto che ha un colorito tra il giallo e il verde.
Azz,
mi sta male...
Ritiriamo
le valigie e andiamo a prendere qualcosa da mangiare.
Ora,
va bene che gli aeroporti sono costosi....ma non vi sembra che 5euro
per due palle di gelato siano un po' troppi?!?
Superiamo
le 6/7 ore di scalo, ci mettiamo in coda (ma quanta gente va in
Bolivia?!?) e ci imbarchiamo sul volo per Cochabamba.
“Lucy,
non preoccuparti! Gli aerei che fanno voli internazionali hanno i sedili più
comodi, ognuno con un proprio televisorino per guardare i film, ci
portano continuamente da mangiare...vedrai che 12 ore passano!”.
Ci ho
azzeccato solo per il cibo.
Bè,
un PROIETTORE c'era..hanno anche tentato di mettere su qualche film,
ma è stato tutto inutile. Apprezziamo lo sforzo!
Interminabili
ore di volo. Si mangia, si dorme, si mangia e poi si dorme.
Dove
ACCIDERBOLINA è sto RAINBOW?
Poi
arriviamo...e cominciamo a vederne i primi colori: Padre Pepe ed
Hermana Bruna.
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