giovedì 15 ottobre 2015

Nicaragua: esperando a Godot

Avete presente quando vi dicono che il tempo vola? Beh, ma certo che si! A me lo hanno detto molte volte e credo di averlo ripetuto anche io ogni tanto.  Bene, il tempo, si sa, vola. Però non si può evitare di rimuginarci un po' su ... il tempo, insomma, non lascia il tempo che trova! 
Qualche anno fa ho letto una frase di Sepulveda che mi ha colpita, era più o meno così: anche gli orologi si guastano ma essi, così come i motori perdono olio, perdono tempo.  L'ho trovata geniale e da quel momento in avanti, non ho perso occasione di interrogarmi sul tempo, di giocarci, di perderlo, di rincorrerlo, di guardarlo passare, di maledirlo quando ne ho avuto poco, di cercare di trovarne un po' di più, di desiderare di riavvolgerlo o di mandarlo avanti veloce... di viverlo!

Credete che stia cercando di prenderne un po'? Lo ammetto. 

Ari ed io siamo qui da una settimana. Qui in Nicaragua, a Managua (evito di darvi coordinate più precise perchè, credetetmi, tra cuadras a lago e cuadras abajo non ci si capisce un granchè!). Da qualche giorno stiamo andando a Ciudad Sandino nel barrio di Nueva Vida per raggiungere la sede di Redes de Solidaridad dove lavoreremo per i prossimi mesi. Sono giorni stimolanti, colmi di aspettative e buone premesse, promettenti! 
… però aspettate, sto divagando! Tutto questo dilungarmi sullo spazio quando invece è stato il Tempo a sconvolgermi, a disorientarmi, a mettermi alla prova!  E dire che credevo d'essere preparata! Me lo avevano detto, l'avevo letto, in piccolissima parte mi c'ero già scontrata con tantissimi concittadini genovesi... ma, nulla da dire, il tempo qui scorre diversamente, ha un altro passo lui, il tempo qui non ha quasi mai altro da fare oltre all'essere se stesso!

Non si lascia misurare dalla fretta, mai dalla  fretta, nemmeno dalla fretta di fare niente che altrove assilla così tante persone. Le scadenze ci sono, ci sono gli appuntamenti, ci sono gli orari di apertura e di chiusura, a renderlo diverso è l'attitudine con la quale lo si affronta. Anzi, non lo si afffronta, non gli si va incontro, non si cerca di addomesticarlo. Proprio no. Il tempo qui lo si aspetta e  poi ci si cammina accanto. 

É stata dura: abbiamo trascorso un'intera giornata a casa e senza chiavi aspettando di firmare il contratto d'affitto, ci siamo svegliate distrutte dal fuso orario alle otto del mattino per aspettare l'idraulico che ci aveva dato appuntamento alle nove  per poi presentarsi alle 15.30! Siamo state due ore appoggiate allo sportello di una compagnia di internet per avere un paio di informazioni, aspettiamo da qualche giorno che vengano ad installare la linea per il wifi e continuiamo a sentirci ripetere “ahorita, ahorita! Estamos llegando!” … ora dopo ora, giorno dopo giorno. 

Abbiamo sbuffato. Siamo uscite per non restare a casa ad aspettare invano, siamo tornate speranzose, siamo uscite di nuovo per ribellarci all'impotenza: passi lunghi e ben distesi a misurare le vie del nostro barrio. Abbiamo cucinato pentole di fagioli a fuoco basso, fatto il bucato a mano, ripulito quasi ogni anfratto della casa, dato un nome ad ogni geko... ci siamo destreggiate per impegnare il tempo dell'attesa, delle attese! Siamo uscite in esplorazione, in perlustrazione, in ricognizione! La panetteria di fiducia, il banco di frutta e verdura preferito, la pulperia (la drogheria!) più simpatica, la fermata dell'autobus all'ombra, la tienda che prepara i frescos naturales e non con acqua, zucchero e coloranti, il teatro nacional Ruben Dario, le esercitazioni di marcia dell'esercito, il capolinea sbagliato, l' artesania sgargiante, l'esoscheletro della vieja catedral  e anche la primera, la segunda, la tercera, la cuarta y la quinta etapa de Nueva Vida. 

Un po' scoraggiate e anche un pochino risentite: “Ma come? Siamo a Managua, una città nuova per entrambe, ci saranno milioni di cose da fare, da vedere,  da assaggiare... e a noi tocca stare qui ad aspettare! Ad aspettare Godot!!” 


Avete presente quando vi dicono che il tempo vola? Beh, ma certo che si! A me lo hanno detto molte volte e credo di averlo ripetuto anche io ogni tanto.  Bene, il tempo, si sa, vola.
Non ho più indossato un orologio da quando ho imparato a leggere l'ora, non so cosa succeda agli orologi quando si guastano, non so se perdano o se guadagnino tempo.  

Ma oggi, in piedi alla fermata della ruta 133, tra la polvere e l'umidità, mi sono arresa. 
Mi sono consegnata a questo tempo e a questo spazio nuovi, sono pronta a camminargli accanto, ad attraversarli e a lasciarmi attraversare. 

hasta prontito
Elsa

4 commenti:

  1. Ben arrivate ragazze, mi ha fatto piacere oggi sentirvi in forma e piene di energia... nonostante le attese di questi giorni.
    Animo y siempre un paso adelante

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  2. Ciao ragazze l unione fa la forza!!! Vi auguro che il tempo non vi sia mai nemico ma amico ed alleato per rendervi la vita "migliore"....state attente e buona continuazione un abbraccio forte illy o semplicemente ilaria

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  3. Ciao ragazze l unione fa la forza!!! Vi auguro che il tempo non vi sia mai nemico ma amico ed alleato per rendervi la vita "migliore"....state attente e buona continuazione un abbraccio forte illy o semplicemente ilaria

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  4. bella Eli...! hai trovato un aleato saggio...
    te beso y que te vaya todo bien!
    J.

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