lunedì 19 ottobre 2015

Vedere, Odorare, Sentire, Gustare, Toccare, Vivere in questi primi giorni!

Dieci giorni in Kenya e…
Panni stesi in Mombasa centro
Ho già visto un sacco di cose: il centro della città di Nairobi dove ci sono palazzoni, grandi uffici ed i più poveri vengono scacciati con forza dalla polizia così come le baraccopoli: esempio più lampante è Korogocho. Quello che più mi ha colpita qui è stata la dedizione e la voglia di studiare di due ragazzi in una biblioteca all’interno della slum.
I colori, gli sguardi e gli stralci quotidiani sono le cose che più catturano la mia attenzione.


Casa a Mombasa centro






Ho odorato molti profumi ed odori: al mercato così come nelle stradine e negli stradoni si sentono tutti i tipi di odori possibili che spesso è difficile contraddistinguere tra piacevole e non.







Vicolo a Mombasa centro
 Ho sentito moltissime voci espresse in diverse lingue ed esperienze. La lingua maggiormente usata per ora è l’inglese anche se a tratti parliamo italiano e moooolto raramente qualche parola/espressione in swahili, questo soprattutto nei primi giorni mi faceva venire un mal di testa tremendo. Tutte le testimonianze ed esperienze di vita concrete che ho ascoltato con interesse mi hanno coinvolta e fatta rimanere a volte a bocca aperta per lo stupore, altre volte ho guardato con meraviglia la dedizione e la tenacia proprie della persona che avevo difronte.









Ho gustato alcuni dei piatti tipici: carne (nyama choma), verdure (sukamaweki), accompagnamenti (tipo chapati, cous cous, riso, polenta), dolci (tipo cupcakes); tutto da mangiare con le mani in maniera molto aggraziata e nessuno tra noi quattro per ora ce l’ha fatta.
Mare cristallino di Mombasa


Per ora ho toccato quasi sempre il cibo con le mani impiastricciandomi bene come piace a me, così come l’acqua salata dell’Oceano e la sabbia finissima bianca.
Primo bagno al Sai Rock

 Ho vissuto tante emozioni: positive come l’essere accolta in Cafasso House dai ragazzi e dall’équipe e dall’operatore italiano in loco, Angelo. Come poi poter dimenticare la prima ed unica volta, per ora, dopo una settimana dal nostro arrivo su un Piki-Piki (moto) senza casco in quanto ho respirato profondamente, è stata un’esperienza solitaria e mi ha dato modo di osservare/guardare i paesaggi e le persone senza soffermarmi troppo e al contempo senza essere osservata troppo. Altra esperienza che non posso scordare è la mia prima esperienza su un “catamarano” di legno un po’ pericolante e un po’ di snorkeling: ho messo per la prima volta una maschera e ho aperto gli occhi sott’acqua per vedere dei magnifici pesci!!!
Ho provato sensazioni anche non troppo piacevoli: la prima e forse più significante in questi primi momenti è stata lo sconforto di trovare la casa non proprio come me l’aspettavo, non so bene cosa avessi in testa ma non proprio Blattiland – “La Bettola” (come scrive la Mari). C’è voluta quasi una settimana per percepire la casa un po’ più mia e di Gianluca, dopo le prime pulizie e qualche blatta in meno; ho quindi deciso di disfare le valigie (mi mancano le mensole nell’armadio quindi andrò a familiarizzare prossimamente con un falegname in quartiere), abbellire la mia stanza e la cucina e tener conto delle blatte che di certo non scacceremo mai del tutto, basta conviverci in maniera serena!

Beh, non si può negare che il cult della prima settimana è stato il FORNO!!! In quanto, non avendo il forno a casa nostra, ho iniziato a pensare o forse più a rimuginare a come costruirne uno nel nostro grande e bellissimo giardino tanto da far uscire ossessionati gli altri tre compagni di viaggio la cui prima domanda in una casa è diventata: “Ma, c’è il forno?”.

Ora siamo a Mombasa da giovedì e domani sera torneremo nella nostra casetta a Kahawa West dopo meeting di formazione e di incontri con i nostri responsabili ma non si può negare che ci siamo divertiti e abbiamo conciliato bene il servizio/formazione con anche momenti di relax!!!

l'allegra comitiva sul catamarano!!!
  
Mari - la principessa colpita dal feroce "Porcospino"

Angy contemplativa

Gianlu - il marinaio


Alla prossima, sicuramente da casa nostra.

Ire

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