Il titolo fa parte
di una canzone ("Esci dalla tua terra e va'") che cantavo spesso a messa nella mia parrocchia d’origine a
Milano e che recentemente mio papà, in una lettera, mi ha citato…
Andiamo e
torniamo da Cafasso ogni giorno a piedi: è bellissimo, tante volte stiamo in
silenzio zizzagando tra diverse pozzanghere e arrivo il più delle volte al
lavoro già sporca, mi piace proprio finire dentro le pozze e avere le mezze
pedule alte come scarpe con i tacchi per il fango che rimane attaccato sotto! J
Beh, è
iniziata la stagione delle piogge:
ogni giorno a partire dalle 16.30/17 piove molto fino quasi al mattino.
In un pomeriggio di pioggia...matatu che fanno lo slalom tra le pozzanghere... |
...e così anche i piki-piki si attrezzano alla pioggia :) |
E
questo è il risultato fuori da casa nostra…
Gianlu che chiude il portone! |
Molte
cose sono già cambiate e ho iniziato a vivere una quotidianità un pochino più
definita al lavoro, a casa, con Gianlu ed anche con me stessa.
Lo scorso
fine settimana mi sono data a compere
“folli”: sono andata alla ricerca di alcune cose per la casa al mercato in
mezzo alle bancarelle delle cose usate e non, contrattando per cercare di
spendere il meno possibile (il mio lato T-rex si fa sentire anche qui, anche se
alcune cose sono piuttosto essenziali). Ora abbiamo tutto il necessario per
cucinare: pentole e attrezzi culinari, anche tipici come la padella ed il
mattarello per fare il chapati; abbiamo poi la tovaglia, i tovaglioli di
stoffa, le stoviglie per sei persone, il filtro dell’acqua ed anche spezie
varie.
Signore e
signori, abbiamo anche il mini-pinner Ariete: scoperta degli ultimi giorni in
casa che il grande Gianlu ha aggiustato!!!
Anche a
Cafasso il mio compare si sta dando molto da fare per aggiustare ogni cosa:
forni, lavatrice, frigorifero, lavandini, … tanto che l’house-mother una volta
mi ha detto che Gianlu è una benedizione per il servizio in quanto non
potrebbero permettersi una persona che esca a riparare gli elettrodomestici e
quindi lo fa lui molto volentieri.
Abbiamo sistemato, pulito e piantato semi che il mio compare si era portato dall’Italia e anche un
albero del frutto della passione,
due fiori belli colorati e a breve
pianteremo dei semi di girasole! E,
sorpresa per entrambi, è stato il ritrovamento di ben quattro geranei dietro la nostra bellissima
casetta in giardino che abbiamo messo all’ingresso, va solo capito quando
fioriranno.
La nostra porta d'ingresso con i geranei... |
e la casetta in giardino ancora tutta da arredare! |
Sto
imparando a vivere un po’ più con tempi
africani: di giorno in giorno e senza alcuna fretta, hakuna matata! Non
abbiamo ancora internet, ma sono state costruite le mensole per il mio armadio,
purtroppo però sono un po’ troppo grandi quindi bisognerà sistemarle, con calma
tutto si sistemerà, basta crederci.
A ciascuno la sua amaca! |
Ecco, ora proverò a scriverlo non solo per voi che mi leggete
ma anche per rimettere in ordine le idee che mi frullano in testa…
Abbiamo
creato una certa routine: sveglia alle 7.40, colazione, alle 8.30 usciamo di
casa e, dopo la passeggiata di una mezz’oretta di buon passo, alle 9 siamo a
disposizione a Cafasso.
E qui
cerchiamo di metterci all’opera seguendo i lavori che fanno i ragazzi o che lo
staff ci dice essere utili. I compiti e le mansioni sono molto diverse tra
loro:
- Shamba (= cortile/orto in swahili), in
cui si semina, si vanga e ci si prende cura dell’orto in generale;
- Animali (capre, mucche, vitelli,
conigli, galline);
- Costruzioni in quanto Cafasso si sta
rinnovando ed ingrandendo: stanno/stiamo costruendo un nuovo posto per gli
attrezzi, una casetta per gli ospiti e tutti gli spazi per gli animali
così da poterne comprare altri;
- Brikets, ovvero dei salsicciotti di
carbone, acqua e sabbia che i ragazzi fanno poiché rende meglio del legno;
- Cucina, in cui principalmente se ne
occupano l’house-mater e una ragazza volontaria ma a volte mi intrufolo a
vedere cosa mettono sui fornelli, o meglio dire sul fuoco;
- Classe, ovvero una stanza vicino
all’ufficio dove i ragazzi con l’aiuto di un’altra ragazza volontaria fanno
i compiti, studiano e si preparano per gli esami di fine anno.
In
neanche due settimane, ho avuto l’occasione di girare e provare tutte le
mansioni seguendo e affidandomi ai ragazzi di Cafasso, dopo l’approvazione di
Felix – nostro responsabile qui a Nairobi. Ho iniziato in shamba a piantare
semi di girasole, pulire dalle erbe selvatiche il pezzo di terreno dedicato ai
pomodori, ho provato a vangare ma facevo troppa fatica; ho dato da mangiare a
mucche e vitelli. Ho assistito chi preparava il cemento passando loro le
taniche d’acqua o spostando, almeno provandoci, pesantissime carriole piene di
sabbia o sassi o cemento; ho lavorato con due coppie un’intera giornata per
fabbricare i brikets, diventando tutta nera come il carbone. Infine, forse dove
mi sono sentita più a casa, ho fatto compagnia all’house-mother in cucina a
preparare il chapati per tutti (abbiamo usato 5/6 kg di farina), a dividere i
fagioli dai fili d’erba o semplicemente rassettare e lavare i piatti.
Così come
Gianluca ed io cerchiamo di girare ed assaggiare ogni mansione durante la
settimana, così anche i ragazzi sono tenuti a fare, avendo quindi una/due
sessioni di manual work ogni giorno e la restante da spendere in classe.
Mangiamo
insieme ai ragazzi e stiamo incafasso fino alle 16/17 per poi tornare a casa e
lavare i panni/fare la spesa/curare l’orto/svaccarci!
Ormai un
must di tutti i giorni è cenare come i nonni alle 7.30 massimo così da prendere
alle 8 una tisanina/infuso di erbe magiche, che secondo Gianlu ci faranno
scampare ogni malattia qui, e nel frattempo vederci un film per poi andare a
nanna.
Una piccola parte della shamba di Cafasso e le "vecchie" stalle delle mucche e delle capre |
Tea break alle 11a.m. con salame di cioccolato gentilmente offerto da "La Bettola" |
E per finire Gianlu al lavoro: mastro Carpentiere! |
Ah, ho
fatto una piccola scommessa tra me stessa: prima della fine dell’anno del
servizio civile riuscirò a sollevare un sacco di cemento da 100kg!!!...E’
necessario se sto a Cafasso, mi piacerebbe cercare di sperimentare tutte le
mansioni che i ragazzi sono tenuti a fare, oltre che metter su un po’ di
muccoli! J
Un
abbraccio a tutti, belli e brutti!
Ire
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