venerdì 4 aprile 2008

Rassegna fotografica #2: “Libera uscita”

Proseguendo nel parlare di carcere minorile…
 
Qualche settimana fa, precisamente il lunedì di Pasquetta, dopo una serie di trattative serrate con lo staff direttivo del carcere, abbiamo ottenuto che i ragazzi ivi detenuti, potessero lasciare la struttura per recarsi presso la Cafasso House…

Faccio un excursus (spero non troppo lungo), forse per molti superfluo.
 
La Cafasso House, che prende il nome da S.Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati (era un salesiano, molto vicino a don Bosco, che appunto dedicò gran parte della sua vita nell’accompagnare umanamente e spiritualmente i detenuti), è un altro luogo nel quale spendo molto del mio tempo kenyano. Vi sono ospitati alcuni ragazzi che, dopo essere usciti dal carcere minorile, hanno bisogno di un aiuto, fondamentalmente per potersi reinserire positivamente nella società. È questo un bisogno che però contraddistingue, di fatto, la quasi totalità dei giovani del carcere minorile, che, in quanto “ex-prisoners”, sono fortemente discriminati dalla società stessa e, in tanti casi, anche dalle famiglie.
Soli, senza un minimo di educazione scolastica alle spalle, senza competenze e capacità pratiche che possano permettere loro l’ingresso nel mondo del lavoro…
 
La Cafasso House, per mezzo di coloro che vi operano, interviene proprio su questi aspetti, per fornire anzitutto una presenza e vicinanza ai ragazzi, e poi per aprire loro delle strade e possibilità per il futuro (istruzione scolastica e competenze lavorative in primis).

Dicevo…
 
…35 ragazzi del carcere minorile sono potuti venire in visita (chiaramente accompagnati da guardie armate fino ai denti) dalle parti della Cafasso House.
 
Un incontro ricco, divertente e giocoso, con testimonianze, da parte dei ragazzi di Cafasso, scambi, e, alla fine, un’abbuffata di popcorn.
 
I ragazzi del carcere minorile in avvicinamento…
 
Alcuni ragazzi e un askari (=guardia) che mi guarda un po’ male mentre scatto una foto.
Antony, uno dei Cafasso boys, mentre condivide la sua esperienza…
Si canta…
Si balla…
 
Verso la Cafasso House.
 
E infine i popcorn, preparati da sister Rachael…
 
Saluti!
Ema

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