venerdì 19 dicembre 2014

Nicaragua: " Sono sempre i sogni a dare forma al mondo... Andiamo avanti Cuore, senza mollare! " :)

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Quando non si definisce lavoro, ma servizio.

Quando non si tratta di un dovere o di un obbligo, ma di vocazione e passione.

Quando non si puó parlare "semplicemente" di persone, ma di affetti.

Quando tutti questi volti sorridenti ti sfondano il cuore con le loro storie, problematiche e gioie.

Quando prendi coscienza di aver vissuto un 2014 incredibilmente emozionante e ti accorgi che lo devi 
totalmente ad ogni ragazzo, bambino, adulto e amico incontrato in questa terra di "laghi e vulcani"! :)


BUON NATALE E FELICE 2015 A TUTTI VOI,
UN ABBRACCIO FORTE FORTE FORTE,


Stefy e Teo! :)



lunedì 15 dicembre 2014

10 anni MICASCEMI!

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Oggi, 15 dicembre 2014, 
il Servizio Civile all'Estero compie 10 anni!

Sul portale di Caritas Ambrosiana trovi uno speciale 10 anni servizio civile all'estero con contributi e testimonianze di tanti partner storici, foto e un video fatto tutto di SCE!

Questo è il nostro #sognocivile !

lunedì 3 novembre 2014

Bolivia: Cantieri Bolivia 2014: "Pellegrini in Cammino"; Il Film

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Finalmente arriva sul grande schermo, dopo lunghissimi mesi di attesa, dopo una lunga preparazione, dopo infiniti ripensamenti, mazzette passate alla censura, il film che mai avreste voluto vedere!
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere! Tutti i retroscena, le verità nascoste, tutto quello che han cercato di nascondervi, ahora finalmente è disponibile, per tutti!
VIETATO AI MINORI DI ANNI 1





PROSSIMAMENTE: "Si puoi farlo! Si con Bob!".
NON PERDETEVI il prossimo capolavoro della casa produttrice: Av. America; ed Torres America!

lunedì 20 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: PRIMI PIANI

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1° classificato
I colori fanno la forza, Valentina Carozzi (Libano)


2° classificato

In fondo in fondo, saltar la mosca al naso,
Daniele Maldera (Gibuti)

3° classificato ex aequo
Occhi da leone, Matteo Passafaro (Moldova)

3° classificato ex aequo

Piti, Francesco Canella (Haiti)

domenica 19 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: ATTIVITA'

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1° classificata
Senza titolo, Maria Agazzi (Moldova)

2° classificata
Senza titolo, Federico Migliavacca (Etiopia)

3° classificata
Bolle nel deserto, Silvia Castelli (Gibuti)

sabato 18 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: LE RELAZIONI DI PACE

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1° classificata
Segni dal passato, Matteo Passafaro (Moldova)



2° classificata
Campesinos per la natura, Michela Minetti (Bolivia)


















3° classificata
Luna check park, Valentina Carozzi (Libano)

venerdì 17 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: #UNASOLAFAMIGLIAUMANA

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Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro!

1° classificata
Confidenze ad Ali Sabieh, Silvia Castelli (Gibuti)

2° classificata
Tienimi la mano, Martina Pennetta (Libano)

3° classificata
Questione di mani, Daniele Maldera (Gibuti)

giovedì 16 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE 2014: #FOOD4ALL

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Come tradizione vuole, pubblichiamo le foto vincitrici del Concorso "Scatta il Cantiere" giunto alla edizione numero 8.

Oggi, 16 ottobre 2014, è la Giornata mondiale dell'alimentazione e così, nel bel mezzo della week of action, partiamo dalla categoria #food4all.


1° classificata
senza titolo, Federico Migliavacca (Etiopia)


 2° classificata

"Pozzo colorato", Daniele Maldera (Gibuti)

 3° classificata


"Batti un cinqu-olato!!!", Federico Sartori (Libano)



lunedì 13 ottobre 2014

Welcome to Kindu Paradise!

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La vita a Kindu non è così tremenda come l'avevano dipinta. Certo, è un posto isolato in mezzo alla foresta equatoriale africana, raggiungibile solo in aereo...
Ma per due ex-SCE nessuna sfida è impossibile. Bisogna solo non dimenticare alcune fondamentali regole per vivere bene, ovviamente in stile sobrietà felice!

1. Se vedi un avocado, compralo. Non sai mai quando ne troverai un altro.
2. "Mangia, se no l'Africa ti mangia" (cit. P.Mario, missionario saveriano da 40 anni in Congo)
3. Portati sempre una bottiglia d'acqua, soprattutto se stai andando a Messa. Potrebbe durare 5 ore.
4. Se su una moto ci possono stare due persone, ce ne possono stare anche tre. Se ce ne possono stare tre, ce ne possono stare anche quattro. Se ce ne possono stare quattro, ci può stare ancora un bambino davanti, un bambino in mezzo, un neonato legato alla schiena della mamma, un bidone d'acqua e un carico di foglie di manioca. E magari ancora qualcosina d'altro...
5. La risposta alla domanda 'quando?' è sempre 'domani mattina'. E anche domani mattina lo sarà...
6. La testa è fatta per appoggiarci le cose, possibilmente pesanti, soprattutto se è la testa di una donna.
7. 'Buono', riferito al cibo, vuol dire 'tanto'.
8. Lascia la TUA logica in Italia. Ciò significa che se una cosa ti sembra assurda, fermati. Sospendi il giudizio. Prova a farci un sorriso. Non è detto che troverai un senso, ma eviterai almeno un po' di inutile frustrazione.

In quest'ottica, chi ha detto che a Kindu manchi qualcosa?? C'è tutto ciò che può servire!
benzinaio
gommista
cambio valuta
trasporto merci
trasporti pubblici
cartoleria
macellaio
ortolano
farmacia
alta sartoria su misura
parrucchiere
ristorante

...e per il ristorante italiano, ci stiamo attrezzando!


giovedì 9 ottobre 2014

Nicaragua: " Dio é morto "

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Dov'è la giustizia?
Dov'è la libertá?
Dov'è la caritá?
Dov'è la fraternitá?
Dov'è Dio?
Dove sono i diritti umani?


Il diritto ad avere un'infanzia, un'adolescenza, di vivere con serenitá l'etá adulta... dove sono?
Il diritto di poter scegliere, il diritto di lavorare, di avere un'alternativa alla discarica, all'alcool, alla colla e al machete.


Qui la vita picchia forte, qui la vita ti rinfaccia colpe che non hai, schiaffi che non dovresti prendere, pugni allo stomaco che non dovresti incassare perché non é giusto... PERCHÉ NON HAI DECISO TU!

E tutto questo fa male, fa male al cuore, fa male da morire. Fa cosí male che qualcuno prova piú volte a togliersi quella stessa vita che gli é stata donata, che ha preso il sopravvento sulla propria persona e che ora si prende quel diritto che non ha di scaraventarti con la forza di uno tzunami da una sofferenza all'altra, sempre piú in giú, in un baratro che anno dopo anno sembra sempre piú profondo.

Sará mai abbastanza?
Quando questo ciclone si acconteterá di lasciarti andare?
Quando ti permetterá di riprendere fiato, di respirare veramente?
Quando avrai finalmente il diritto di "Vivere e non sopravvivere?"

Qui ogni difficoltá é piú grande di loro, é piú grande di me, é piú grande di noi...


Andiamo avanti indignandoci e arrabbiandoci ogni giorno per un mondo che NON PUO' e NON DEVE piú permettere queste cose!
E non cercando di cambiare il futuro perchè il cambiamento serve adesso, ora, in questo momento, in qualsiasi parte del mondo tu stia vivendo, in Nicaragua, a Nueva Vida, qui!


Almeno noi, che i DIRITTI li possediamo, abbiamo il DOVERE di continuare a camminare, abbiamo il dovere di crederci anche per chi questa parola non sa nemmeno cosa significhi. Abbiamo il dovere di trasformare rabbia e lacrime in entusiasmo, speranza e serenitá...

Seguimos adelante...


Perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni 
E poi risorge 
In ciò che noi crediamo Dio è risorto 
In ciò che noi vogliamo Dio è risorto 
Nel mondo che faremo 
Dio è risorto.

(Dio é morto, Nomadi)


Un abbraccio forte e un saluto,

Teo

mercoledì 1 ottobre 2014

Goma Grey

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Dopo 3 mesi a Kindu ci siamo presi una piccola vacanza a Goma. Lasciataci la foresta equatoriale alle spalle arriviamo a destinazione, dove veniamo completamente pervasi da un colore : il grigio.
In questa Pompei d'Africa tutto prende le sembianze della pietra lavica : le strade, i mattoni delle case, i muri e il filo spinato che li copre...le eruzioni del vicino vulcano Nyaragongo hanno rivestito Goma di polvere e pietre grige. Non è però solo questo a donarle un'atmosfera tetra : a rendere assoluta questa sensazione di grigiume è soprattutto la massiccia presenza militare nelle strade.


Il Chugudu, il mezzo locale per il trasporto della merce
Muri alti e filo spinato sono la norma a Goma
























Le strade di Goma sono invase da camionette dell'esercito congolese, da blindati dei caschi blu della missione di pace ONU e da pick-up scassati della polizia. Presenze a cui i locali si sono abituati, mentre per noi che siamo solo di passaggio è difficile rilassarsi.

D'altra parte la posizione sul confine tra Congo e Rwanda fa di Goma uno snodo strategico nel traffico di materie prime (coltan e diamanti su tutti), portato avanti da diversi gruppi di ribelli o mercenari. Derubano la terra delle sue risorse, e per farlo reclutano centinaia di bambini-soldato derubando il paese del suo futuro.

"Sono un bambino, il mio posto è con la mia famiglia, non con le armi"

E come il grigio nasce dallo scontro tra bianco e nero, anche il carattere di Goma nasce da uno scontro : non quello  tra il grigio della polvere e i colori della foresta equatoriale né quello tra i confini del Congo con il Rwanda. Ma dallo scontro ideale tra la presenza militare e quella di tutte le maggiori ONG del mondo: in strada si incontrano solamente mezzi dell'una o dell'altra realtà infatti, come se non esistesse altro. Come se esistesse solo la lotta tra bianco e nero, tra uso della forza e cooperazione, tra bene e male : jeep di Caritas, di Medici Senza Frontiere, di Oxfam e di Save the Children popolano le strade portando colore dove, per il momento, a dominare resta il grigio.

Questi suovenir per turisti riflettono la realtà di Goma

Sarte intente a lavorare nel mercato locale

Un'operatrice del nostro partner ACS intenta a verificare un progetto con degli ingegneri.


Un piccolo porto sul lago Kivu
Un selfie da Goma per gli operatori di Caritas (Lele ed Elena) e di ACS (Silvia)

mercoledì 24 settembre 2014

Milano: TRA RICCHEZZE E POVERTA’

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Milano, una città ricca di paradossi, proprio come nella Londra vittoriana in cui visse Dickens.
Una Milano dove sono in atto i preparativi per l’expo, nelle sue periferie compare una grande novità, una luce nuova.
Otto giovani e un prete attraversano la città, arrivano alla periferia della Comasina dove hanno scelto di vivere per due settimane.
Attenzione, però! La cosa straordinaria non eravamo noi, ma era il messaggio che volevamo portare. Era quello che ci stava dietro: a fare un oratorio gratuito, il fatto di vivere due settimane insieme e di conoscere la città di Milano in un modo diverso dal solito.
Se vi fosse capitato di passare di lì avreste trovato sul cancello dell’oratorio un bel cartello “Benvenuti! Aperti per ferie”. 
Questo cartello, questa scritta “benvenuti” non la troviamo 
nemmeno più sugli zerbini delle case. Una parola poco sentita di recente! Questo cartello ha attirato un po’ di bambini e genitori che passavano di li.
Eppure quella era Milano! Era una periferia, dove spesso non ci sono speranze, luoghi dimenticati, luoghi in cui pochi passano e attraversano la città col desiderio di restarvi. Dove la gente attende una cosa straordinaria che sembra non arrivare mai a rompere la monotonia. Uno di quelli era Gesù che sceglie di abitare nelle periferie umane, sceglie di entrare nelle nostre storie, sceglie di accompagnarci nel dolore e nelle fatiche. Chi entra in periferia non tornerà certamente a casa come prima! LA POVERTA’ TI ARRICCHISCE!  
“Lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite…”     
“Chi ascolta voi, ascolta me”
 “Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone”
Queste ed altre frasi ci hanno accompagnato nelle due settimane. Queste frasi le abbiamo vissute.
Ci siamo interrogati sul nostro sguardo, sulla capacità di vedere: cosa vedo dell’altro? Come lo tratto? IL POVERO VIENE TRATTATO COME UN RICCO.
Cosa rappresenta l’altro per me? Sul nostro modo di ascoltare: cosa ascolto quando ascolto gli altri?
Quattro amici scelgono di portare un loro amico da Gesù e fanno di tutto, scoperchiano persino il tetto di una casa! Un desiderio di accompagnare chi fa più fatica davanti a Gesù. Questo lo trovo bellissimo! Poter arrivare insieme, poter essere davvero fratelli!
Prima parlavo di luce nuova, mi è piaciuto un sacco poter attraversare le strade di quel quartiere, frequentare i negozi sul posto e incontrare i ragazzi conosciuti nell’oratorio!
Erano ragazzi con difficoltà economiche, con problemi familiari, oppure immigrati in parte cinesi che vivevano nel quartiere della Comasina e vicinanze. Erano ragazzi che avevano bisogno di essere ascoltati, a mio parere, ed era molto bello poter parlare con loro e ascoltarli. Il clima che si è creato ha reso possibile tutto ciò. Infatti coi circa 25 ragazzi presenti ogni giorno è stato possibile creare un vero clima familiare e fraterno. Ma era ancor più bello poterli valorizzare e trattarli nel modo in cui si desidera essere trattati.
Abbiamo lasciato un grande segno in quel quartiere: la gente difficilmente viene ascoltata, le famiglie del quartiere desideravano davvero darci una mano chi con la merenda, chi con altre proposte. Abbiamo smosso un po’ la realtà! È stato molto arricchente poter incontrare un quartiere così, delle persone così e credo proprio abbia fatto molto bene pure a loro potersi conoscere tra loro.

Milano, non sembra una vacanza essere stati a Milano. Invece per noi è stata una vacanza!! Lo era eccome, in posto lontano, ma anche vicino!!



Cecilia