mercoledì 24 settembre 2014

Milano: TRA RICCHEZZE E POVERTA’






Milano, una città ricca di paradossi, proprio come nella Londra vittoriana in cui visse Dickens.
Una Milano dove sono in atto i preparativi per l’expo, nelle sue periferie compare una grande novità, una luce nuova.
Otto giovani e un prete attraversano la città, arrivano alla periferia della Comasina dove hanno scelto di vivere per due settimane.
Attenzione, però! La cosa straordinaria non eravamo noi, ma era il messaggio che volevamo portare. Era quello che ci stava dietro: a fare un oratorio gratuito, il fatto di vivere due settimane insieme e di conoscere la città di Milano in un modo diverso dal solito.
Se vi fosse capitato di passare di lì avreste trovato sul cancello dell’oratorio un bel cartello “Benvenuti! Aperti per ferie”. 
Questo cartello, questa scritta “benvenuti” non la troviamo 
nemmeno più sugli zerbini delle case. Una parola poco sentita di recente! Questo cartello ha attirato un po’ di bambini e genitori che passavano di li.
Eppure quella era Milano! Era una periferia, dove spesso non ci sono speranze, luoghi dimenticati, luoghi in cui pochi passano e attraversano la città col desiderio di restarvi. Dove la gente attende una cosa straordinaria che sembra non arrivare mai a rompere la monotonia. Uno di quelli era Gesù che sceglie di abitare nelle periferie umane, sceglie di entrare nelle nostre storie, sceglie di accompagnarci nel dolore e nelle fatiche. Chi entra in periferia non tornerà certamente a casa come prima! LA POVERTA’ TI ARRICCHISCE!  
“Lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite…”     
“Chi ascolta voi, ascolta me”
 “Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone”
Queste ed altre frasi ci hanno accompagnato nelle due settimane. Queste frasi le abbiamo vissute.
Ci siamo interrogati sul nostro sguardo, sulla capacità di vedere: cosa vedo dell’altro? Come lo tratto? IL POVERO VIENE TRATTATO COME UN RICCO.
Cosa rappresenta l’altro per me? Sul nostro modo di ascoltare: cosa ascolto quando ascolto gli altri?
Quattro amici scelgono di portare un loro amico da Gesù e fanno di tutto, scoperchiano persino il tetto di una casa! Un desiderio di accompagnare chi fa più fatica davanti a Gesù. Questo lo trovo bellissimo! Poter arrivare insieme, poter essere davvero fratelli!
Prima parlavo di luce nuova, mi è piaciuto un sacco poter attraversare le strade di quel quartiere, frequentare i negozi sul posto e incontrare i ragazzi conosciuti nell’oratorio!
Erano ragazzi con difficoltà economiche, con problemi familiari, oppure immigrati in parte cinesi che vivevano nel quartiere della Comasina e vicinanze. Erano ragazzi che avevano bisogno di essere ascoltati, a mio parere, ed era molto bello poter parlare con loro e ascoltarli. Il clima che si è creato ha reso possibile tutto ciò. Infatti coi circa 25 ragazzi presenti ogni giorno è stato possibile creare un vero clima familiare e fraterno. Ma era ancor più bello poterli valorizzare e trattarli nel modo in cui si desidera essere trattati.
Abbiamo lasciato un grande segno in quel quartiere: la gente difficilmente viene ascoltata, le famiglie del quartiere desideravano davvero darci una mano chi con la merenda, chi con altre proposte. Abbiamo smosso un po’ la realtà! È stato molto arricchente poter incontrare un quartiere così, delle persone così e credo proprio abbia fatto molto bene pure a loro potersi conoscere tra loro.

Milano, non sembra una vacanza essere stati a Milano. Invece per noi è stata una vacanza!! Lo era eccome, in posto lontano, ma anche vicino!!



Cecilia

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