venerdì 5 settembre 2014

Moldavia: Un'estate in un post!

Settembre è iniziato e la mia quotidianità moldava felicemente riprende… ma agli amici che mi chiedono “com’è andata quest’estate?”… un sorriso si apre e la voglia di raccontare scalpita!

Le cose da dire sarebbero tante e le parole a volte vuote.
Ci provo in qualche modo, cercherò di non essere banale o scontata e so già che finirò per essere un po’ sconclusionata!.. tanti nomi o momenti diranno poco a chi non c’era ma mi sembra bello e giusto così… al Cantieri ci si deve venire!
Proverò a riassumervi quella che è stata la mia estate, cercando di dare un respiro più ampio a quelle che sono state due settimane intense e vive ma che si inseriscono in un percorso avviato!

Riparto allora da quando l’estate è iniziata.. ovvero con il nostro rientro di Giugno.


Come Progetto di Servizio Civile all’Estero dopo 3 mesi di servizio è previsto un rientro intermedio.
Grande scelta di Caritas che ha l’occhio lungo e che sa quanto: fermarsi, darsi tempo, guardare indietro e riprogettare possa fare bene per ripartire con ancora più slancio! Fortunatamente in casa Caritas c’è gente seria e professionale :)


E così Giugno è stato un mese INTENSO.

È stato il mese del "sei qui in vacanza?", "in realtà no!sono sempre in servizio ma in formazione", "ah va beh quindi sei in vacanza!" (che problemi hai?)
del “dai dicci qualcosa in rumeno!” (ma anche no!),
del "ah ma sei stata via? sembra ieri che ci siamo visti!" (se lo dici tu!)
del "l'ultima cena prima che riparti" (che ansia!)
ma anche dei saluti, quelli in aeroporto, quelli autentici, quelli di chi si vuole bene e prende la propria strada!

Giugno è stato NECESSARIO!


E così si ritorna in Moldavia! Con quella carica di chi sa dov’è il proprio posto almeno fino a Gennaio 2015, di chi il rumeno continuo a non saperlo, di chi è pronto ad andare in Cantiere!
Giusto il tempo di preparare il materiale ed ecco che arriva… il Moldova 1!

Luglio è stato un mese di PASSAGGIO e di CONOSCENZA.

Con il Moldova 1 non eravamo propriamente coordinatrici e non eravamo propriamente cantieriste, così abbiamo potuto osservare e scoprire un po’ di questo e un po’ di quello.. tutta fortuna!




Luglio è stato uno zaino che continuamente si riempiva (sempre un po’ a caso) e si svuotava…


Cantieri, campeggi, formazioni..

Torni a casa e disfa, lava, centrifuga, stendi, asciuga, prepara, zaino in spalla e via ancora!
Luglio è segnare sul giornale presenza solo due giorni di riposo! assurdo!



E veloce arriva Agosto e il Moldova 2!

Agosto è TANTO

Agosto è l’inizio del Cantiere nel villaggio di Bogheni

È il brivido di non poter gestire tutto, perché molto spesso ti devi affidare (davvero perchè non puoi fare altrimenti!) e poi finisce ancora meglio di ciò che speravi! 
È “speriamo che i bambini vengano”, è una passeggiata impervia tra le colline moldave, è un arsenale sovietico spiegato da un frate ortodosso, è il figlio del prete… che personaggio!, è un panda, è una medaglia al collo, è la magia di sentire che gli altri hanno la capacità di farti brillare!


Allora Bogheni è la gioia del semplice stare insieme, è allegria, è giovani volontari moldavi capaci di trascinare, di mettersi in gioco, desiderosi di condividere e di fare gruppo!, è vedere Chiara e Marina commosse nel lasciare quel villaggio, è ripartire… una settimana passa veloce ed è subito tempo di cambiare!

Si ricomincia : persone del posto, prete, volontari, bambini, tutto nuovo e da scoprire ad Ucrainca!
Siamo in tanti: 2 coordinatrici, 7 volontari italiani, 8 volontari moldavi di Diaconia e 3 volontari del posto…
Aiut! Ogni programmazione e ogni “evaluare” (valutazione) eravamo al tavolo in 20!.. mica pizza e fichi! O meglio mica placinte e vino!

Ucrainca è stata l’ALTRA FACCIA del Cantiere.

E così la seconda settimana è stata la fatica di essere in tanti, la fatica di essere diversi, la fatica di accettare l’altro per com’è e non per come lo vorremmo noi, magari più dinamico, più estroverso, più simpatico.. sempre qualcosa in più di quello che è in realtà!, è stato capire quanto sia facile giudicare e cosa vuol dire impegnarsi per non farlo o almeno rendersi conto di farlo, è stato tirarsi fuori più di quello che si è…


Ma è stato anche scoprire che se accetti il primo bicchiere poi…, è stato fare giardinaggio pesante, è stato un bagno nell’acqua santa, è stata la polizia di frontiera, è stato Vlad il Terribile, è stato “una principessa e il suo amico buffone”, è stato perdersi nelle bolle di sapone. 


Ucrainca è stato per me l’esempio più vero di cosa voglia dire fare il cantiere in Moldova.



Il cantiere finisce e si arrivano le vacanza.
In Turchia tra un cammello, una moschea e un po’ di mare, mi ritrovo a pensare che il Cantiere resterà DENTRO ancora per un po', arrivando alla conclusione che prima di tutto il Cantiere è QUALCUNO!



Matteo
Chiara


Andrea
Marina
Gloria
Stefano


Simone



È quel qualcuno che ha deciso di partire (con o senza aspettative, con o senza paure), di metterci del suo (a proprio modo)che ha reso ogni momento insieme un possibile momento di crescita e di confronto.

e a chi mi chiedeva "com'è andata l'estate?" rivedendo tutto rispondo "una bomba!"

A presto
Patty

ps: ovviamente si ringrazia per il co-cordinamento Maria Angela Agazzi e per il sostegno a distanza Sergio Malacrida!







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