domenica 8 novembre 2015

Basta con lo spreco!

 
Avreste mai pensato di essere richiamati da un trancio di pizza, nel bel mezzo del Decumano di Expo?  
'La protesta del cibo', organizzata da Caritas, proprio davanti all'Edicola, venerdì 16 ottobre, è stato uno dei momenti più divertenti e nello stesso tempo coinvolgenti pensati da Caritas per l'evento Expo. 
 
Quanto cibo... molte volte troppo, esagerato, nei nostri piatti... tanto che non riusciamo a finirlo e poi, senza un briciolo di rimorso, lo gettiamo in pattumiera. 
 
Si calcola che ogni anno lo spreco domestico costi nel mondo 550 miliardi e ai soli italiani 9 miliardi. 
Secondo dati della FAO a livello mondiale si sprecano 1,3 tonnellate di alimenti, circa un terzo della produzione totale di cibo destinato a consumo umano.E solo una piccola parte, poco più del 6%, è donata ad enti caritativi e quindi recuperata. 
 
Nella Giornata mondiale dell'Alimentazione, un carrello strapieno di cibo e radiocomandato a distanza, si muoveva tra le tante persone, suscitando stupore e curiosità.
Poi, ecco alcuni alimenti (realizzati in maniera stupefacente da Sara Palmieri, in Servizio Civile presso l'Edicola Caritas e ora a 'Braccio di ferro' di Baranzate), che si arrabbiavano con i visitatori, spronandoli ad evitare lo spreco del cibo. Il divertente flash mob pensato da Caritas è stato accolto da molte persone,
compresa una scuola, con applausi, che si sono unite al coro 'Basta con lo spreco!', ritrovandosi coinvolte in un momento particolare, sorprendente. Al termine dell'evento, 'latte', 'pizza', 'formaggio' e 'sushi', insieme ad alcuni volontari Caritas, hanno consegnato a tutti un piccolo volantino. 'Passa all'azione', 7 azioni per 7 giorni sono piccoli consigli per la lotta allo spreco alimentare e alla fame nel mondo: giorno 1 'Evita lo spreco', giorno 2 'Coltiva la pace', giorno 3 'Evita la cattiva finanza', giorno 4 'Fatti prossimo', giorno 5 'Consuma responsabilmente', giorno 6 'Chiedi una finanza più giusta', giorno 7 'Non essere ingordo'. 

Un modo originale per ammonire contro l'insensato spreco di cibo.

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