martedì 10 novembre 2015

STORIA E SPERANZA...

Giornata soleggiata, molto calda nella quale il vento non si palesa. Io e Enock stiamo lavorando alla guest house quando mi rivolge una domanda alla quale è difficile dare una risposta:<<cosa ne pensi del Kenia??>> per non dare una risposta scontata gli dissi che c'erano molte cose belle ed interessanti che mi incuriosivano e affascinavano, mentre vi erano altre cose che non mi piacevano e non capivo. <<Tipo??>> ribattè subito.



Risposi che non mi piaceva che andando al mercato molti venditori vedendo la mia pelle bianca triplichino il prezzo dei vari prodotti.
Dopo aver annuito con la testa mi disse che quando passa un bianco molti lo vedono ancora come un colonizzatore dato che qua la colonizzazione è stata molto forte ed ha lasciato ferite profonde nel cuore e nella mente della gente, in passato sotto il dominio inglese il paese era suddiviso in distretti e ogni persona di colore doveva viverci e lavorare all'interno senza poterlo abbandonare pena l'arresto.
Dopodichè nei pressi del Mt Kenia iniziò a prendere forma un movimento indipendentista, dopo una lunga guerra di liberazione finalmente il kenia divenne indipendente.
Tutto ciò ha lasciato forti cicatrici ed è per questo che l'uomo bianco è visto male da molti, tuttavia hai notato che noi ti abbiamo accolto calorosamente perchè sei venuto qua con buone intenzioni, lavori qua al mio fianco, non mi dici cosa devo fare ma lo fai insieme a me.


Quello che mi ha detto è vero, ma è altrettanto vero che in Kenia vi è la mentalità che l'uomo bianco è ricco per definizione e ciò fa si che parecchi tentino di approfittarsene. Ora è difficile capire dove sta il confine fra le due cose.

L'unica cosa che possiamo fare è sperare che col nostro lavoro e il nostro buon comportamento qualcosa riguardo al pensiero che hanno sull'uomo bianco cambierà...


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