Redes, ovvero reti. Reti di persone, di azioni e di aiuto.
Reti di solidarietà.
Qui a Nueva vida è
questo Redes de Solidaridad, l’associazione dove noi cantieristi lavoriamo durante
la settimana.
In un luogo dove mancano tante cose e dove paradossalmente gli aiuti come le donazioni in stile “grande emergenza” ormai fanno più male che bene alla gente, l’istruzione e la presa di coscienza dei propri diritti assumono un ruolo fondamentale. Redes su questo aspetto è in prima linea, con la sua scuola (sia per la scuola primaria che per il preescolar) e con progetti di sviluppo delle mujeres comercializadoras e delle promotoras, oltre che altre attività assistenziali come l’apoyo nutriciònal a sostegno delle madri di bambini neonati e l’ambulatorio medico a disposizione del barrio.
In un luogo dove mancano tante cose e dove paradossalmente gli aiuti come le donazioni in stile “grande emergenza” ormai fanno più male che bene alla gente, l’istruzione e la presa di coscienza dei propri diritti assumono un ruolo fondamentale. Redes su questo aspetto è in prima linea, con la sua scuola (sia per la scuola primaria che per il preescolar) e con progetti di sviluppo delle mujeres comercializadoras e delle promotoras, oltre che altre attività assistenziali come l’apoyo nutriciònal a sostegno delle madri di bambini neonati e l’ambulatorio medico a disposizione del barrio.
scena di vita nel barrio |
In tutto questo noi volontari troviamo spazio soprattutto nella raccolta di
informazioni per l’encuesta (questionario) di quest’anno e nelle attività manuali e di gioco con i
ragazzini della scuola primaria. Così abbiamo l’occasione di vedere il quartiere
un po’ più dal suo interno e capire qualcosa della (dis)organizzazione dell’area
di Nueva Vida e di quanto sia difficile creare una comunità, anche nel momento
del bisogno e innanzi all’evidenza della sua importanza. I vicini continuano ad
essere sconosciuti e ladri, anziché risorse, mentre gli aiuti continuano
soltanto a “piovere dal cielo”, senza che la popolazione si organizzi per provare a risolvere i propri problemi (da qui
l’importanza del gruppo delle mujeres promotoras di Redes, che si riuniscono
per capire le necessità del barrio).
il Prof Oscar con i suoi ragazzi |
Invece, entrando
in stretto contatto con
i giovanissimi del barrio, abbiamo
scoperto che spiegare un gioco a un bambino quando è uno scalmanato e non conosce
le regole è difficile, ma farlo in spagnolo è peggio! E qui entra in gioco il leggendario
Prof Oscar, maestro di educazione fisica della scuola (la sua preparazione è
davvero impressionante, dato che ha soli 25 anni!!!), eroe dei ragazzini di Redes. Ci
aiuta come mediatore nel spiegare i giochi e, se serve, fa anche il bambino che
gioca senza alcuna riserva, per insegnare ai suoi ragazzi che ci si impegna e
si fa sul serio sempre, anche quando si sta vincendo o si è in netto svantaggio.
E forse i ragazzi e il loro profe insegnano anche a noi qualcosa: l’atteggiamento
e il carisma di una scuola e di un’associazione che non si ferma ai cancelli di
Redes, ma che col tempo si deve aprire a tutto il barrio, sia ai piccoli che ai grandi!
Francesco, Elena y Anna
Davvero un'esperienza forte...
RispondiEliminaPensavamo che nel barrio ci fosse più solidarietà (tutti nella medesima condizione di povertà assoluta..), ma evidentemente ci sbagliavamo e la nostra idea che le realtà sudamericane fossero sempre un esempio di cooperazione è stata messa fortemente in discussione.
Buona continuazione.
D&G