Ancora
qualche giorno di autunno, ancora qualche serata con gli amici,
qualche risveglio in famiglia
.Cammino per i vicoli ormai così noti, posso estraniarmi dai
miei passi e lasciare che il pensiero vaghi.
Sulla
schiena i colpetti dello zaino ritmano il passo come in ogni viaggio
:
il
tump tump tump su cui si sintonizza il mio cuore.
Sotto
le piante del piede un formicolio: il desiderio di partire.
Nel
palmo delle mani linee intrecciate si infittiscono e sembrano
muoversi: geografie nuove nelle quali imparare ad orientarsi.
Non
so cosa si intenda con “essere pronti”, non so nemmeno se si
possa mai esserlo davvero. Ma di fronte a questa avventura mi
sento tale... o perlomeno lo zaino lo è (quasi!).
Elisa
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