Abbiamo deciso di “Pagellarci”, ed ecco a voi il risultato.
MARTINA: Partenza scarsa dal punto di vista alimentare.
“No, thanks” è la sua risposta preferita quando qualcuno le offre del cibo. Ma
non di solo pane vive l’uomo. Il duro e costante allenamento tempra la ragazza
che a metà Cantiere già sorprende tutto il gruppo. Anguria, gamberetti, carne
cruda, gelatina, pesca, tajine, curry
sono le new entry della sua dieta quotidiana. Ormai non la ferma più nessuno. STOMACO
D’ACCIAIO.
FRANCESCA: Il suo habitat preferito è la camera da letto
e la sua esile figura è scolpita tra le piume d’oca del materasso. Le sveglie
mattutine organizzate dalle compagne non funzionano: acqua e musica ad alto
volume non le fanno neanche il solletico. Le montagne russe delle strade
libanesi non la scuotono. I compagni si prendono gioco di lei. Ma non
svegliatela: la metamorfosi in capa ultras del coretto la rende particolarmente
aggressiva.
Pregio: maga dei palloncini e dei truccabimbi, conquista
tutti con le sue doti artistiche. Chiedetele di fare il verso della scimmia, ma
non di parlare in inglese.
(Da non dimenticare: “Hi! My name is Francesca. What’s your name?” “I’m Kate!”.
“Ah! AIMCHEIT!” “No, my name is Kate!!” -.-‘’)
SANDRA MONDAINI. Per gli amici: GHIRO-GHIRINI.DANIELE: Lo chiamavano Santa Pazienza. L’unico cantierista uomo. Cinque pazze isteriche da sopportare, doccia piena di capelli, discorsi su smalti, trucchi, vestiti, scarpe, ragazzi.
Lo zerbinaggio raggiunge livelli cosmici: “Danieleeee! Puoi prendermi quella tazza là in alto?” “Danieleeeee!!! Alza sto volume!” “Danieleeee! Spegni l’aria condizionata!”.
E’ stato portato all’esasperazione. Migliore amica del cantiere: la settimana enigmistica (almeno lei non parla).
Durante il servizio non c’è tregua.
Tentativo 1: braccialetti. Fallito.
Tentativo 2: origami. Fallito.
Tentativo 3: smalto. Assente.
Tentativo 4: relazioni umane. 10+. Il suo fascino conquista piccole promesse calcistiche e anziane pilastri degli Shelter. 1 a 1 palla al centro. RAIMONDO VIANELLO.
SAMANTHA: La Baby Girl del gruppo. Partita in quinta
mangiando doppia porzione di pasta-plastica dell’aereo. A terra il caldo
libanese e l’odore di pattume nelle strade le chiudono lo stomaco. Non ha
gorgogliato per quattro giorni. Il profumo del taboulleh, il sapore dello
zaatar e la consistenza dell’hummus la rimettono in sesto. Manca solo Ciccio.
Ballerina nata, la competizione ce l’ha nel sangue. Gli occhi teneri dei bimbi incontrati non l’hanno fatta sciogliere, le gare le ha vinte sempre lei. Ha perso però l’unica sfida importante, quella contro Diego, il topo domestico. Oltre a disagi alimentari, si aggiunge l’insonnia.
QUANDO IL CONIGLIO DORME I TOPI BALLANO.
Ballerina nata, la competizione ce l’ha nel sangue. Gli occhi teneri dei bimbi incontrati non l’hanno fatta sciogliere, le gare le ha vinte sempre lei. Ha perso però l’unica sfida importante, quella contro Diego, il topo domestico. Oltre a disagi alimentari, si aggiunge l’insonnia.
QUANDO IL CONIGLIO DORME I TOPI BALLANO.
BENEDETTA: Sembrava una ragazza normale. Qualsiasi
presunta parvenza di normalità è scomparsa con il primo sabato sera libanese.
Da lì non si è più ripresa. Contare 918 fiori di carta le ha fatto dare i
numeri. I Sali minerali faticavano a raggiungere il fabbisogno energetico
minimo.
La mancanza delle pere Williams e di carote dell’orto del nonno sono state sostituite per tre settimane da patatine fritte, Pepsi e Nutella. Nemmeno il cetriolo è riuscito a conquistarla.
Il suo cuore è però stato rapito dalle sfumature della realtà locale e dai mille fili e braccialetti che le hanno regalato le donne conosciute agli Shelter. CIBO PER TUTTI.
La mancanza delle pere Williams e di carote dell’orto del nonno sono state sostituite per tre settimane da patatine fritte, Pepsi e Nutella. Nemmeno il cetriolo è riuscito a conquistarla.
Il suo cuore è però stato rapito dalle sfumature della realtà locale e dai mille fili e braccialetti che le hanno regalato le donne conosciute agli Shelter. CIBO PER TUTTI.
VALENTINA: Sente fin da subito sulle spalle la
responsabilità di un tirocinio universitario quanto mai impegnativo. Ci mette
fin da subito anima e corpo lasciandoci ben presto gran parte del corpo tra i
vari WC del Libano.
Stringe i denti e non solo, ma da Tiro a Batrun non c’è Dissenten che tenga. Una dieta ferrea a base di patate e patate la costringe a rinunciare al desiderio di assaggiare le prelibatezze locali. I rimedi della nonna la rimettono in sesto.
Riprende presto il ruolo di promoter di giochi da tavola per allietare il gruppo. In prima linea sul fronte riesce subito a conquistare la simpatia delle ragazze degli shelter. Da Misscappalacacca a Misscalpo. INARRESTABILE
Stringe i denti e non solo, ma da Tiro a Batrun non c’è Dissenten che tenga. Una dieta ferrea a base di patate e patate la costringe a rinunciare al desiderio di assaggiare le prelibatezze locali. I rimedi della nonna la rimettono in sesto.
Riprende presto il ruolo di promoter di giochi da tavola per allietare il gruppo. In prima linea sul fronte riesce subito a conquistare la simpatia delle ragazze degli shelter. Da Misscappalacacca a Misscalpo. INARRESTABILE
STEFANO: Se fosse un animale? Sarebbe un orso. Se fosse
un colore? Sarebbe azzurro. Se fosse un lavoro? Sarebbe un taxista. Se fosse
una lettera? Sarebbe una ÈÈÈÈ. Se fosse uno sport? Sarebbe il calcio. Se fosse
una parte del corpo? Sarebbe la pancia. Se fosse una città? Sarebbe Brescia. Se
fosse una bevanda? Sarebbe la limunada ma nana. Se fosse un hobby? Sarebbe il
narghile. Se fosse un frutto? Sarebbe il limone.
Convocato in campo per fare il coordinatore. Per tre
settimane ha pensato di essere in grado di sopportare i suoi cantieristi; tra
giochi e canti la missione è fallita.
La sua tana è il divano. Ma spodestato, la sua roccaforte è ancora in mano nemica. Ama la movida beirutina, nei beach party è il re della panchina. La mossa del Kebab conquista i cuori delle ragazze libanesi. Ma solo le cantieriste hanno fatto breccia nel suo cuore. Coccolato per tre settimane, ora la pacchia è finita. TETONE ORSONE FIFONE.
La sua tana è il divano. Ma spodestato, la sua roccaforte è ancora in mano nemica. Ama la movida beirutina, nei beach party è il re della panchina. La mossa del Kebab conquista i cuori delle ragazze libanesi. Ma solo le cantieriste hanno fatto breccia nel suo cuore. Coccolato per tre settimane, ora la pacchia è finita. TETONE ORSONE FIFONE.
ANNA: Entra in campo verso la fine del cantiere e si
adatta subito al gruppo. Carica, partecipa a tutti giochi proposti,
dimostrandosi combattiva. Nulla la spaventa, neanche Diego. Il cantiere a Cipro
ha fatto da allenamento; impugna lo spazzolone e riconquista il bagno con
tenacia e coraggio, ma senza trovare il nostro topo. L’EROE
Questo è quello che ha caratterizzato il nostro cantiere:
8 persone diverse, ognuna con le sue qualità e le sue debolezze, ma che insieme
hanno saputo creare un gruppo affiatato e fenomenale.
Ed è stato proprio questo il nostro ingrediente segreto (e di tutti i cantieri del resto): l’essere diversi, l’essere degli sconosciuti ma allo stesso tempo essere giovani ragazzi/e che condividono un esperienza unica e irripetibile che, in qualche modo, cambierà loro la vita, la scuoterà e gli farà conoscere nuovi orizzonti.. nuove emozioni!
Ed è stato proprio questo il nostro ingrediente segreto (e di tutti i cantieri del resto): l’essere diversi, l’essere degli sconosciuti ma allo stesso tempo essere giovani ragazzi/e che condividono un esperienza unica e irripetibile che, in qualche modo, cambierà loro la vita, la scuoterà e gli farà conoscere nuovi orizzonti.. nuove emozioni!
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Cantieristi Lebanon
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