lunedì 21 settembre 2015

Bono a Expo contro la fame nel mondo

"...One love, One blood, One life... You got to do what you should. One life With each other Sisters Brothers... One life But we're not the same. We get to carry each other... Carry each other..." Fratelli, sorelle, dobbiamo sostenerci l'un l'altro! invita una canzone, 'One' (una delle più belle), della band irlandese degli U2.

E proprio Bono Vox, il cantante degli U2, ha animato Expo domenica 6 settembre, attirando tantissimi fan e curiosi. Arrivato a Milano dopo le due date italiane del suo tour 2015 ha visitato il Padiglione Zero, che introduce la visita a Expo, raccontando in maniera suggestiva la vita dell'uomo sulla Terra, tra rituali, paesaggio e cultura. In seguito non poteva mancare la visita al padiglione dell'Irlanda, dove l'artista è nato, nel 1960, e cresciuto. 
Poi, acclamato dalle tante persone presenti, a piedi, passando davanti all'Edicola Caritas, accompagnato da Renzi, si è diretto al Media Center, dove alle 19 era in programma 'It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime' a sostegno delle iniziative del World Food Programme, un'agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nella lotta alla fame. 
Un evento al quale hanno partecipato, oltre a Bono, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, i Ministri dell'Agricoltura e dell'Irlanda Maurizio Martina e Simon Coveney e la direttrice del World Food Programme, Ertharin Cousin. 
La partecipazione del cantante leader degli U2 è stata particolarmente significativa: per molti anni Bono si è dedicato infatti alla lotta alla fame e alla povertà, soprattutto in Africa, co-fondando la campagna ONE, per combattere l'Aids e le malattie prevenibili, incrementare gli investimenti in agricoltura e alimentazione e chiedere ai governi una maggiore trasparenza. 
"Questa rabbia che sento la vorrei usare per cambiare", ha detto Bono. Sulla questione dei migranti, con il mondo ancora scosso per la fotografia del piccolo siriano, annegato e lasciato dal mare sulla spiaggia, ha affermato che non è corretto chiamarli così perchè migranti è una parola politica, loro sono invece rifugiati, non hanno scelto di cambiare casa, non ce l'hanno più una casa. "Possiamo risolvere il problema della fame, della povertà, della guerra? Non so l’ultima, ma sulle prime due sono sicuro. Perché il cibo c’è ma manca la volontà di distribuirlo".  
All'evento non potevano mancare alcuni ragazzi del Servizio Civile, Marco Erba, Sara Palmieri, Letizia Gualdoni e Ilaria Boiocchi, a rappresentare Caritas, impegnata con la Campagna 'Una famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro', nata dall'appello lanciato da Papa Francesco, per promuovere consapevolezza ed impegno sugli squilibri del pianeta, e concentrare l'attenzione sul diritto fondamentale al cibo.  


1 commento:

  1. Matteo Renzi, nella foto, sembra che tenga in mano come un nastrino di fiori il cui arco prodotto parte dalla sua bocca. Vabbeh, è tardi.

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