Cara georgia,
Ormai sono passate più di due settimane da quando ti ho salutato. Il giorno in cui sono partita per questa avventura non sapevo cosa
aspettarmi, chi avrei incontrato? Ora che sono tornata so di aver incontrato te nel volto di ogni persona che ha incrociato il mio cammino! Ti ho trovato nel
saluto di Omar l'ultimo giorno al centro, nel grazie delle persone a cui
abbiamo portato il pasto, nei palazzi fatiscenti, nella tua meravigliosa
campagna con tramonti unici, nell'accoglienza di Padre Misha... un insieme di emozioni,
a volte contrastanti, sono scaturite da questo incontro con te. Avevo paura, con il passare del tempo, di
dimenticarmi ciò che ho provato e, invece, a distanza di
giorni ripensando ad ogni momento di quelle giornate, sento le stesse emozioni.
Cara Georgia sicuramente mi hai insegnato tanto: la bellezza della semplicità,
il valore della dignità di chi vive con poco, il sorriso che non manca
mai sul volto di bambini cresciuti in situazioni di difficoltà e molte altre
sfumature di emozioni.
Ho trovato te anche nell'incontro con i miei
compagni di viaggio, prima semplici conoscenti e poi Amici. Georgia ci hai unito, ci hai
fatto vivere un'esperienza vera, ci hai cambiato sicuramente. Per questo posso
solo condividere due pensieri: prima di tutto un immenso grazie perché sono cresciuta dopo questo viaggio, mi hai donato un nuovo modo di leggere la quotidianità cercando di cogliere sempre nel negativo le piccole cose che ci danno gioia. In secondo luogo, ti prometto che la distanza non ci separerà, tutto quello che
ho condiviso con te rimarrà per sempre nel mio cuore e probabilmente anche nella
memoria dei bambini e delle persone incontrate.
Spero a presto,
Valentina
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