mercoledì 30 agosto 2017

Piccola storia di una Scuola



Il Centro Escolar di Redes de Solidaridad a Nueva Vida, Ciudad Sandino è una scuola elementare sui generis pensando al contesto nella quale è inserita.
Non é la scuola ideale, né un utopia in quanto vive anch’essa delle sue contraddizioni, ma è comunque una bolla nella quale rifugiarsi nei primi anni di crescita e apprendimento e che costa fatica abbandonare allo scadere del sesto anno, tanto per le bambine e i bambini, quanto per le madri e i padri degli stessi bambinx.
Le maestre e i maestri sono appasionati e presenti; alla didattica frontale si sommano innumerevoli laboratori di arte, teatro e danza; un' attenzione speciale é dedicata alla promozione della lettura; grande spazio viene dato allo sport, ma anche alla ricreazione e al gioco.
Oltre a tutto questo colpisce, in maniera particolare, la volontá, all’interno di un contesto tanto machista, di crescere ed educarele bambine e bambini nel segno della paritá di genere.
È uno sforzo imperfetto, ma costante per tentare di eliminare, quanto possibile, le separazioni forzate fra maschi e femmine, di distruggere i falsi miti di principi e principesse e di rafforzare la coscienza dei diritti paritari delle e dei bambini.
Sforzo costante, appunto, che si scontra altrettanto costantemente con la realtá esterna alla bolla, la quale plasma violentemente bambinx e professorx cercando di reincanalarli in quella binarietá e rigiditá dei generi tanto pericolosa.

Ogni hanno Zoyla, la bibliotecaria organizza un laboratorio teatrale con l’obbiettivo di mettere in scena le storie del Nicaragua dalla conquista dell’America fino alla Rivoluzione Sandinista. Ad ogni classe viene affidata una diversa parte della storia.
(Qui si potrebbe aprire una parentesi in cui interrogarsi sulle scelte delle storie e le loro interpretazioni, spesso estrapolate direttamente dai libri di testo.)
Zoyla, per dare continuitá al discorso di paritá di genere ha utilizzato alcune strategie come, da un lato,  rivisitare parzialmente la storia cambiando il genere di alcuni personaggi, dall’altro, recuperare alcune figure femminili marginalizzate o dimenticate dalle storie ufficiali. E’ questo il caso, ad esempio, della rappresentazione della resistenza indigena  in cui si affianca alla figura del cachique Diriangen, leader della resistenza, la figura di Itza, donna indigena e combattente valorosa, giá recuperata dall’oblio della storia dal romanzo di Gioconda Belli “La donna abitata”, in nome di tutte le indigene i cui nomi non appaiono nella Storia.
Cosí pirati e guerriglieri sono interpretati in egual misura tanto da bambini, quanto da bambine.
È sempre in base a questo principio che la scelta del personaggio di Cristoforo Colombo era ricaduta su Sharon, una bambina dallo sguardo vispo e dalle ottime capacitá sceniche.
Dopo due settimane di prove apprendo che la piccola attrice è stata sostituita e al suo posto sará un altro bambino ad assumere il ruolo di Colombo, mentre a Sharon toccherá un personaggio secondario.
Alan, maestro della terza elementare, mi spiega che il cambiamento è stato dovuto alla visita alla scuola della madre di Sharon che ha trovato inaccettabile che sua figlia ricoprisse un ruolo maschile e ha chiesto espressamente che fosse cambiato il ruolo da lei interpretato.
Allo stesso modo si è dovuto aggiungere una scena extra, ambientata alla corte spagnola, poiché una madre aveva giá preparato il vestito da principessa per la figlia, prima ancora di conoscere i dettagli dello spettacolo.
È cosí che la bolla esplode e si interseca bruscamente con la realtá, ed è in questo stesso punto che comincia la vera sfida, è in questa frattura fra ideale e realtá che bisogna lavorare e mettere le mani. È proprio il contatto quotidiano e reale con il contesto in cui è situato il Centro Escolar che puó renderlo un incredibile laboratorio di educazione popolare e di genere, di un educazione che si da come fine, come obbiettivo la trasformazione e il cambio sociale. Sperando che la bolla continui a esplodere.
Quando mi hanno detto del cambio di attrice ero sconsolata, piú io della bambina a cui hanno cambiato ruolo, poi Zoyla mi ha detto: “Non importa, inventeremo un inseparabile e fondaentale aiutante di Colombo e sará una donna”.
Risultati immagini per centro escolar redes

Nessun commento:

Posta un commento