Siamo appena scesi dall’aereo nell’areoporto
di Kutaisi, da dove viene tutta questa umidita'? Perche’ siamo gia’ tutti appiccicosi? Vediamo Giuseppe e Suor
Loredana, e saliamo sulla gip. Perche’ questa strada e’ cosi’ buia, dritta e
dispersa nel nulla? Perche’ in Georgia
le macchine ti sorpassano sia a destra sia a sinistra, senza rispettare alcuna
regola?
In realta’… Perche’ no?

In realta’… Perche’ no?

In realta’… Perche’ no?
Giuseppe ormai risponde sempre cosi’
alle nostre domande: ''perche’ no''? E abbiamo iniziato a capirne il motivo.
Oggi e’ solo il secondo giorno di
campo e molte domande non ce le poniamo gia’ piu’: i bambini ci cercano, ci
parlano, giocano con noi, ci baciano. Sono come tutti i bambini che abbiamo
sempre incontrato.
La sera le domande ritornano, ma
non siamo da soli: magari qualche risposta la troveremo insieme e la Georgia ci
sembrera’ meno sconosciuta.
Irene e Marta
Concordo tutti i bambini del mondo sono uguali
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