Guardo i miei compagni dormire. Li guardo dormire nelle
posizioni più strane e più assurde. Li guardo cercare la posizione migliore per
strappare qualche ora di sonno al jet - lag che inevitabilmente ci colpirà
appena sbarcati a Linate, se non addirittura prima a Francoforte. Io non riesco
a dormire, non riesco a chiudere occhio. Sarà che a Managua sono le 19.27, sarà
il mal di schiena che mi massacra da ormai 5 ore, saranno i Negrita che con le
loro melodie tengono compagnia ai miei pensieri, sarà che preferisco assumere una postura scomoda per fare addormentare la mia compagna di posto e di esperienze,
sarà ma non riesco a dormire.
Mi sono innamorato. Mi sono innamorato del Nicaragua. Mi
sono innamorato del Kenya e dei Balcani.
Di solito ci si innamora di persone; mi sono innamorato
sicuramente almeno una volta. Una volta ho detto ti amo, ne sono sicuro. Ho
detto ti amo ad una persona che per me ha significato tantissimo, una persona
che ha decisamente inciso sulla mia vita.
È possibile innamorarsi di un paese? È possibile innamorarsi
di una esperienza?
In fin dei conti anche tutte queste esperienze incidono
sulla nostra vita. Secondo mia madre sono tornato cambiato dai Balcani, dal
Kenya, chissà anche dal Nicaragua. Si sa che la mamma ha sempre ragione.
Ma come è possibile innamorarsi di qualcosa di astratto? Di
qualcosa che trascende la vita terrena?
In fin dei conti un'esperienza non si può toccare, non si
può guardare, non si può baciare. Un paese non si tocca, non si guarda, non si
bacia: si guardano i suoi paesaggi; si toccano i monumenti, gli alberi, la
terra; si baciano le persone che vivono in quel paese, che vivono con te questa
esperienza.
Ma l'esperienza si vive. L'esperienza è vita. Io sono vivo,
fino a prova contraria; i miei compagni di viaggio sono vivi; Feliz, Matilde,
Irene, Stefania, Juan, sono vivi.
Sicuramente sappiamo che le persone si amano, come si
odiano, e si innamorano.
Quindi se l'esperienza si vive e se le persone sono vive, ci
si può certamente innamorare dell'esperienza.
O meglio ci si innamora delle persone con cui si vive
l'esperienza, che partecipano ad essa, che la creano e la costruiscono.
Io mi sono innamorato. Mi sono innamorato dei paesaggi,
delle foreste, delle spiagge, dei vulcani, di Nueva Vida.
Mi sono innamorato dei miei compagni di viaggio. O meglio mi
sono innamorato del rapporto che si è venuto a creare, delle risate, dei
momenti difficili, delle prese in giro.
Mi sono innamorato del rapporto che si è venuto a creare con ognuno di loro. Per ora tutti i miei viaggi hanno contribuito a farmi conoscere delle persone meravigliose.
Persone con cui ho condiviso solo una esperienza, persone con cui ho trascorso molte avventure.
In questo caso mi capita di affezionarmi, un' affetto così forte che mi porta a cercarle anche al di fuori dei viaggi, nella vita reale.
In questo caso le esperienze vissute creano dei legami così forti da renderci una cosa sola. Una terza essenza che nonostante la lontananza, rimane lì latente pronta ad essere riscoperta, pronta a rinascere.
Ci si innamora delle esperienze e le esperienze fanno
innamorare.
Di cosa?
Dipende da come si è vissuta questa esperienza.
Vado a chiudere gli occhi. Si sa il Jet - lag è tiranno.
Nessun commento:
Posta un commento