Un'altra ricca giornata di attività si è conclusa qui a NUEVA VIDA.
Le strade che al primo impatto furono anonime e apparentemente tutte uguali prendono forma nel nostro orientarsi quotidiano, ecco dove si ferma la 13' ecco il campo, la Iglesia, la churreca.
Nomi che si associano a volti, sempre di più, volti che si rincorrono, si ritrovano nella attività quotidiane assumono caratteri e sorrisi diversi, diventando Loro, la comunità di REDES.
Redes, reti, una parola molto spesso abusata ai giorni nostri, in un mondo sempre più interconnesso sui social e sempre meno nei RAPPORTI UMANI personali, quelli che scaldano il cuore, quelli che lasciano il segno negli anni a venire.
Qui a Nueva Vida, ne riscopriamo il valore più puro, quello fatto di solidarietà, di aiuto, di comunità.
Ci stiamo sempre più inserendo in questa comunità, con piccoli passi, cercando, giorno dopo giorno di essere parte integrante delle attività quotidiane che ci vedono coinvolti, passando dall'essere dei Gringo, a los italianos, a Lorenzo, Clara, Benedicta, degli amici.
Mi sono spesso posto la domanda in questi giorni, chiedendomi, chi potessi essere per loro, come potessi apparire ai loro occhi; forse non c'è una risposta, o forse per ognuno di loro siamo ogni volta un'interpretazione diversa, in una visione più pirandelliana.
Non saprei quale giornata sia stata la migliore, se vivere la realtà dei Campesinos, se la gioia dei ragazzi del GUIS alla visione del mare per una giornata (quante volte ci lamentiamo quando dopo 10 giorni di vacanze ci tocca tornare a casa), o lo scambio di emozioni oggi tra i GIOVANI PROMOTORI e i bambini del collegio, i primi finalmente contenti di sentirsi realizzati e considerati, i secondi entusiasti per una giornata diversa da quella di tutti i giorni.
Alla fine la vera bellezza qui è proprio nell'essere tutti diversi gli uni dagli altri come ci ricorda il motto del centro per disabili del Guis: "tan diferentes como vos".
Lorenzo
Nessun commento:
Posta un commento