E' difficile vedere un bambino imprigionato nel proprio corpo, senza poter esprimere i propri stati d'animo o semplicemente urlare.
E' difficile vedere giovani pieni di voglia di fare ma senza le possibilità e i fondi necessari per sviluppare le proprie idee, ostacolati dalla paura di essere additati come i "diversi" in un mondo che non vede via d'uscita dalla miseria.
"L'unica cosa che ti fa andare avanti nonostante le delusioni è la passione comune nella consapevolezza che il mondo si può cambiare, che la povertà non è un accidente della Storia, che tutti gli esseri uomini sono uguali davanti a Dio (a qualsiasi dio) e tutti hanno o meglio dovrebbero avere gli stessi diritti fondamentali davanti a qualsiasi Autorità civile.
Viaggiare nelle periferie del mondo significa vedere milioni di esseri umani sopravvivere di stento; significa vedere donne che muoiono di parto e bambini che muoiono di diarrea o di malaria; significa annusare il puzzo nauseabondo delle discariche degli slums (o favelas) delle grandi città del Sud del mondo, dove centinaia di migliaia di persone vivono ammassate lavandosi i denti nel liquido della fogna; significa sentire la polvere sporca delle strade sterrate prenderti alla gola e appiccicarsi sulla pelle e non vedere l'ora di tornare alla "Missione" per farti la doccia, consumando quel poco di acqua che c'è nei paraggi; significa, spesso, sentire tutta la tua impotenza davanti a Golia che si erge di fronte a te a rappresentare il "Sistema", impossibile da abbattere e impossibile da riformare. Allora sembrerebbe avere la meglio il pessimismo della ragione: "è tutto inutile, non si può fare niente".
E invece, forse (ma per fortuna) in maniera irrazionale, ti assale l'ottimismo della volontà: quella volontà che ti fa entrare in collegamento con altre persone che.."
("Manuale di Cooperazione allo sviluppo" di Raimndi e Antonelli)
... nonostante la loro situazione, le loro difficoltà ti accolgono con una "Sonrisa" che esprime la semplicità e la felicità... nel mettere il massimo nel poco che possono fare, ci insegnano quanto noi perdiamo tempo nel lamentarci delle poche possibilità che non abbiamo dimenticandoci delle infinite opportunità che invece ci vengono offerte ogni giorno e non sappiamo cogliere.
Dovremmo invece imparare a guardare il mondo con i loro occhi, occhi semplici, occhi puri non offuscati dalla competizione e dalla fretta.
NicaCantieristi
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