11.08.2014
Risveglio mattutino con Stand by me!!
(il nostro dejay inizia a raccogliere le richieste del pubblico!!).
Trip Fanar- Rayfoun, incontriamo Nancy, la responsabile dello
shelter, anche lei come Eliane è una medical social assistant, ci
parla della sua collaborazione con Caritas da 10 anni e ci chiede le
nostre opinioni sulla settimana appena passata: è bello sentire che
sono tutte molto positive ed è meraviglioso ritornare al centro di
Rayfoun e rivedere le persone che per 5 giorni sono state la nostra
famiglia. Si ricordano i nostri nomi e regalano un cappellino
lavorato a mano a Chiara: ci sentiamo un po' a casa :)
Programmiamo la nuova settimana e dopo pranzo elaboriamo le maschere per il laboratorio da far fare alle donne e ai bambini nel pomeriggio. E' un successo: sono belle anche con solo qualche ritaglio di cartoncino colorato sul viso, sanno essere belle e contente del loro lavoro, amano farsi fotografare e dire chi sono con quello che costruiscono con le loro mani, con la bellezza che sanno di avere. Sono donne.. e “le donne lo sanno, lo han sempre saputo”
Alla sera pasta con sugo alle melanzane by Alda la Calda (donna da sposare!!) e poi ci trasformiamo in.. ghost busters!! O dovremmo forse dire.. SPIDER BUSTERS???!! Caccia ai ragni giganti della nostra camera con scope, scale, ciabatte lanciate contro il muro e qualsiasi altro mezzo di cui avevamo a disposizione!! Placati gli animi, ci mettiamo davanti al cartellone che oggi è rimasto tutto il giorno appeso in camera, di modo che ognuno avesse la possibilità di riflettere sul tema “Diversità e conflitto” e scrivere qualche pensiero. E' stato bello ascoltarsi, si parla di difficoltà di relazionarsi all'altro, di paura ma anche di ricchezza, si parla di ospitalità e delle critiche che ci sono per i Paesi che non sanno ancora farlo e uno sguardo invece a chi lo fa. E' un bel momento e Fede zitto zitto ci lascia una perla che lasciamo anche a voi:
“Più un uomo viaggia e più si trasforma in straniero. E dello straniero non bisogna avere paura, semmai bisogna avere paura di chi non sa trattare lo straniero come ospite, perché tra gli stranieri a volte ci sono anche gli dei, che così camminano per la terra, quando vogliono incontrare gli uomini.”
Programmiamo la nuova settimana e dopo pranzo elaboriamo le maschere per il laboratorio da far fare alle donne e ai bambini nel pomeriggio. E' un successo: sono belle anche con solo qualche ritaglio di cartoncino colorato sul viso, sanno essere belle e contente del loro lavoro, amano farsi fotografare e dire chi sono con quello che costruiscono con le loro mani, con la bellezza che sanno di avere. Sono donne.. e “le donne lo sanno, lo han sempre saputo”
Permettetemi di fare
una parentesi su Suor Anna: al mattino andiamo a messa allo shelter,
la tiene padre Jestis, d'origine filippina, metà in francese metà
in inglese, ma sempre meglio che in arabo stretto!!! Ma la parte più
bella arriva alla fine: canto finale con tanto di gesti coreografati
dalla suora italiana =D Che spettacolo!! Abbiamo cantato quella
canzone per tutto il giorno =D “Gesù ti ama!!”
Nel pomeriggio
torna a trovarci e ci riempie di Medaglie Miracolose!! Ci dà la sua
testimonianza dei suoi 30 anni in Libano e, seppur con un confronto
con idee diverse, ci ripete più volte che è felice di vederci qui,
tanti giovani pronti a spendersi per l'altro. (Ovviamente abbiamo
anche il selfie con la suora!!!!)
Alla sera pasta con sugo alle melanzane by Alda la Calda (donna da sposare!!) e poi ci trasformiamo in.. ghost busters!! O dovremmo forse dire.. SPIDER BUSTERS???!! Caccia ai ragni giganti della nostra camera con scope, scale, ciabatte lanciate contro il muro e qualsiasi altro mezzo di cui avevamo a disposizione!! Placati gli animi, ci mettiamo davanti al cartellone che oggi è rimasto tutto il giorno appeso in camera, di modo che ognuno avesse la possibilità di riflettere sul tema “Diversità e conflitto” e scrivere qualche pensiero. E' stato bello ascoltarsi, si parla di difficoltà di relazionarsi all'altro, di paura ma anche di ricchezza, si parla di ospitalità e delle critiche che ci sono per i Paesi che non sanno ancora farlo e uno sguardo invece a chi lo fa. E' un bel momento e Fede zitto zitto ci lascia una perla che lasciamo anche a voi:
“Più un uomo viaggia e più si trasforma in straniero. E dello straniero non bisogna avere paura, semmai bisogna avere paura di chi non sa trattare lo straniero come ospite, perché tra gli stranieri a volte ci sono anche gli dei, che così camminano per la terra, quando vogliono incontrare gli uomini.”
Omero
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