lunedì 10 agosto 2015

Eccoti. Djibouti.

Si è spenta la condizionata
''Oh signur!'' Che sudata!
La stanza sembra un forno
Ed è appena iniziato il giorno
Colazione in tutta fretta 
E poi il centro che ci aspetta
Luogo di bambini scalmati
Dai vestiti colorati.
Tra balli, doccia e bucato
E di francese qualche lezione
Se poi accendi un cartone animato
Di tutti i bimbi hai l'attenzione.
Eccoci giunti a metà mattinata
Ma solo un'ora è passata
C'è ancora un botto da fare 
Ma si sta già per collassare
Un sorso d'acqua, una parola in compagnia
E il girotondo prende il via.
Ma non son tutte rose e fiori
C'è anche del cattivo, a parte i nostri odori:
Ogni minuto una litigata
E la rissa va sedata
C'è da dire che qua le risse son belle
Perché volan pietre a catinelle.
Fuori dal centro c'è un mondo
Da scoprire secondo per secondo
E tra una scimmia e un cammello
Si arriva a Tadjoura
Un posto aerato e bello
che spacca da paiura.
Poco più in là stan gli yemeniti
Che dalla guerra son fuggiti
Un campo di tende isolate
Laggiù son state piantate
Il sole picchia di brutto
Ma l'accoglienza per loro è tutto
E tante sì, son le difficoltà
Ma non perdono l'umanità.
E dopo il campo yemenita
Si organizza la partita
Giochi in spiaggia non ci facciam mancare
E neanche facce da colorare.
Parecchie cose son ormai passate
Calzini gialli e papaye profumate
Noi si saluta e si va a dormire
''Ma dopo questa cena..............
....................................................''


                                                                Poeti in posa + vescovo




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