sabato 29 agosto 2015

World Humanitarian Day... in Expo

 'Sfida Fame Zero. Uniti per un mondo sostenibile': questo il tema della partecipazione delle Nazioni Unite a Expo Milano 2015.  

Uniti possiamo costruire, nell’arco della nostra esistenza, un mondo in cui tutte le persone abbiamo accesso, sempre, a del cibo sicuro e nutriente e possano condurre delle vite sane e produttive, senza compromettere i bisogni delle generazioni future. L’ONU, per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, ha scelto di non avere un singolo padiglione, ma diciotto grandi installazioni a forma di cucchiaio, dislocati nel sito espositivo, a rappresentare gli obiettivi della sfida ‘Fame Zero’.
Il 19 agosto in Expo si è celebrata la ‘Giornata mondiale umanitaria’, una delle tre giornate ufficiali Onu che quest'anno vengono celebrate all'interno di Expo 2015, insieme alla Giornata dell'Ambiente del 5 giugno scorso e alla Giornata mondiale dell'Alimentazione che si svolgerà il 16 ottobre prossimo con la presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che parteciperà alla cerimonia e riceverà la Carta di Milano, eredità culturale dell'Esposizione Universale. 
Una giornata importante quella del ‘World Humanitarian Day’ per il quale a Ginevra è stato premiato con il riconoscimento ‘Sergio Vieira de Mello’ (incaricato delle Nazioni Unite morto nell’attentato contro le Nazioni Unite a Baghdad nel 2003) per il suo lavoro di mediazione per la pace il presidente di Caritas Repubblica Centrafricana, il vescovo di Bangui Dieudonné Nzapalainga. 

Nello stesso giorno, in Expo, verso le ore 11, una delegazione Onu, composta da Barbara Noseworthy, rappresentante del World Food Program, Rashid Khalikov, direttore Ocha (Coordinamento degli affari umanitari dell’Onu) di Ginevra, l’ambasciatore svizzero Manuel Bessler, a capo dell’unità svizzera per gli aiuti umanitari, Cornelis Wittebrood, direttore generale Echo per l’Africa orientale, occidentale e meridionale, Toby Lanzer, coordinatore degli aiuti umanitari per le crisi nel Sahel, e Fernanda Guerrieri, commissario generale dell’Onu in Expo, ha visitato l’Edicola della Caritas.
 
Alessandro Comino e Léa Delbes (volontaria in Servizio Civile) hanno presentato alla delegazione le particolari installazioni presenti all’interno del padiglione, opere ricche di significato. 

Nel pomeriggio invece Caritas, attraverso alcuni dei giovani impegnati nel servizio civile presso l’Edicola, ha partecipato al corteo ufficiale.
Ilaria Boiocchi, Marco Erba, Sara Palmieri ed Erminia Pellecchia hanno così contribuito, insieme a centinaia di volontari, funzionari e rappresentanti delle istituzioni, alla parata, nello spirito della solidarietà umanitaria mondiale.

Partita dal Media Centre la sfilata si è snodata lungo la via principale del sito di Expo, il Decumano, per concludersi in fondo al viale, dopo aver sostato davanti al padiglione della Svizzera.
Si è celebrata così in Expo la Giornata mondiale umanitaria istituita dalle Nazioni Unite per ricordare il sacrificio e l’impegno degli operatori umanitari di tutto il mondo e per sensibilizzare i visitatori sulla condizione di milioni di persone nel mondo, affamate e sfollate a causa di conflitti o disastri naturali. 
 
Tanti palloncini colorati e grandi scritte bianche portate a mano dai partecipanti alla parata: ‘zero hunger’, ‘solidarity’, ‘dignity’, ‘humanity’… ma anche ‘compassion’, la scritta composta grazie ai volontari dell’Edicola Caritas. 
Sperando che queste parole si concretizzino sempre di più, grazie all’impegno di tanti che, nel mondo, in diversi settori, operano ogni giorno per i più bisognosi.

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