martedì 4 agosto 2015

Una valigia speciale

E’ sempre difficile preparare la valigia (anche se non mi sono mai fatta grossi problemi). Si parte sempre con buoni propositi: “A me servono poche cose, lascio spazio per portare vestiti e giochi ai bambini e alle donne.”; “Tanto non dobbiamo mica fare una sfilata, anzi…”; “Fa caldo quindi solo cose pratiche”. E via discorrendo.
Poi arriva il fatidico giorno della valigia. Si inizia a pensare alla grandezza, a quanti chili si possono portare, al bagaglio a mano.
Da dove comincio? Proprio in quell’istante arriva una mail dal gruppo con varie indicazioni sulle attività che abbiamo deciso in una serata brianzola ed in fondo c’è una postilla sulle cose essenziali da portare (che brave queste fanciulle!). Bene, direi di partire da quell’elenco.

COSE FONDAMENTALI DA NON DIMENTICARE:

- pigiama
- mutande
- ciabatte
- calze
- asciugamano
- spazzolino e dentifricio
- bagnoschiuma
- costume
- pantaloncini e canottiere
- scarpe e sandali
- felpa
- sacco lenzuolo
- passaporto
- canzoniere

A grandi linee sembra molto semplice, in realtà apri l’armadio e ogni cosa vorresti portarla con te. Ogni vestito, ogni oggetto ha un motivo per essere portato. “Marty puoi farne a meno” dice una vocina dentro di te e lo sai, ma ora vorresti che l’armadio pesasse 23 kg! Sembra che ti serva tutto, sembra che tutto sia indispensabile.
Da una parte hai paura di trovarti impreparata in alcune situazioni. E se una sera si esce? E se piove? Se fa freddo? Mi fermo, ci penso e poi mi dico: me la sono sempre cavata e l’avventura mi piace!
Dall’altro lato pensi di aver bisogno di sentirti un po’ a casa, di avere le tue cose ma sai che è solo l’inizio, la partenza che agita un po’. La tua casa diventeranno i tuoi compagni di viaggio, saranno i tuoi amici e fratelli con cui vivrai 24 ore al giorno per 20 giorni, con cui condividerai e a cui racconterai ogni cosa.

E quindi? Quindi direi che mi bastano tre cose: cuore, occhi e sorriso!
CUORE: cuore vivo, cuore pulsante, cuore aperto a chi incontrerò. Cuore in tutto quello che faremo e quindi… sarà per forza un gran successo!
OCCHI: occhi grandi e pieni di vita. Occhi che vogliono vedere, che vogliono cogliere i particolari, che vogliono parlare. Uno dei don dell’oratorio, il don che mi ha cresciuta, mi ha sempre detto “gli occhi sono lo specchio dell’anima” ed io spero di avere un’anima stupenda da trasmettere!
SORRISO: un sorriso a 32 denti. Un sorriso contagioso. Questa spero che sia la mia espressione migliore, l’unica per 20 giorni. Penso sia il vestito più bello che io possa indossare.
Siamo pronti! -1

As-salam ‘alaykum!

PS= Beh dai, magari qualche mutanda, qualche pantalone lo metto in valigia. =) ma è già colma di tute, magliette e cappellini che l’oratorio di Cusano Milanino e di Valaperta mi hanno donato da portare ai bambini profughi. Grazie!



Magliette, tute, cappellini e giochi per i bimbi. Il passaporto. Gli occhiali. Il diario di bordo che nei miei viaggi non manca mai, che cerca di dar voce a sentimenti ed emozioni ma anche per ricordare in futuro cos’ho vissuto in quell’esperienza. Un libro consigliatoci da Stefano inerente al Libano. La kefiah. La mia federa africana che mi dà senso di casa. Un dono e una dedica di un collega: una bandana portafortuna che gira il mondo con lui e i suoi amici ora verrà anche con me, come se ci fossero anche loro.

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