E’ sempre difficile preparare la valigia (anche se non mi
sono mai fatta grossi problemi). Si parte sempre con buoni propositi: “A me
servono poche cose, lascio spazio per portare vestiti e giochi ai bambini e
alle donne.”; “Tanto non dobbiamo mica fare una sfilata, anzi…”; “Fa caldo
quindi solo cose pratiche”. E via discorrendo.
Poi arriva il fatidico giorno della valigia. Si inizia a pensare alla grandezza, a quanti chili si possono portare, al bagaglio a mano.
Poi arriva il fatidico giorno della valigia. Si inizia a pensare alla grandezza, a quanti chili si possono portare, al bagaglio a mano.
Da dove comincio? Proprio in quell’istante arriva una
mail dal gruppo con varie indicazioni sulle attività che abbiamo deciso in una
serata brianzola ed in fondo c’è una postilla sulle cose essenziali da portare
(che brave queste fanciulle!). Bene, direi di partire da quell’elenco.
COSE
FONDAMENTALI DA NON DIMENTICARE:
- pigiama
- mutande
- ciabatte
- calze
- asciugamano
- spazzolino
e dentifricio
-
bagnoschiuma
- costume
-
pantaloncini e canottiere
- scarpe e
sandali
- felpa
- sacco
lenzuolo
- passaporto
- canzoniere
A
grandi linee sembra molto semplice, in realtà apri l’armadio e ogni cosa
vorresti portarla con te. Ogni vestito, ogni oggetto ha un motivo per essere
portato. “Marty puoi farne a meno” dice una vocina dentro di te e lo sai, ma
ora vorresti che l’armadio pesasse 23 kg! Sembra che ti serva tutto, sembra che
tutto sia indispensabile.
Da una
parte hai paura di trovarti impreparata in alcune situazioni. E se una sera si
esce? E se piove? Se fa freddo? Mi fermo, ci penso e poi mi dico: me la sono
sempre cavata e l’avventura mi piace!
Dall’altro
lato pensi di aver bisogno di sentirti un po’ a casa, di avere le tue cose ma
sai che è solo l’inizio, la partenza che agita un po’. La tua casa diventeranno
i tuoi compagni di viaggio, saranno i tuoi amici e fratelli con cui vivrai 24
ore al giorno per 20 giorni, con cui condividerai e a cui racconterai ogni
cosa.
E quindi? Quindi direi che mi bastano tre
cose: cuore, occhi e sorriso!
CUORE: cuore vivo, cuore pulsante, cuore
aperto a chi incontrerò. Cuore in tutto quello che faremo e quindi… sarà per
forza un gran successo!
OCCHI: occhi grandi e pieni di vita. Occhi
che vogliono vedere, che vogliono cogliere i particolari, che vogliono parlare.
Uno dei don dell’oratorio, il don che mi ha cresciuta, mi ha sempre detto “gli
occhi sono lo specchio dell’anima” ed io spero di avere un’anima stupenda da
trasmettere!
SORRISO: un sorriso a 32 denti. Un sorriso
contagioso. Questa spero che sia la mia espressione migliore, l’unica per 20
giorni. Penso sia il vestito più bello che io possa indossare.
Siamo pronti! -1
As-salam ‘alaykum!
PS= Beh dai, magari qualche mutanda, qualche pantalone lo metto in valigia. =) ma è già colma di tute, magliette e cappellini che l’oratorio di Cusano Milanino e di Valaperta mi hanno donato da portare ai bambini profughi. Grazie!
As-salam ‘alaykum!
PS= Beh dai, magari qualche mutanda, qualche pantalone lo metto in valigia. =) ma è già colma di tute, magliette e cappellini che l’oratorio di Cusano Milanino e di Valaperta mi hanno donato da portare ai bambini profughi. Grazie!
Magliette, tute, cappellini e giochi per i
bimbi. Il passaporto. Gli occhiali. Il diario di bordo che nei miei viaggi non
manca mai, che cerca di dar voce a sentimenti ed emozioni ma anche per
ricordare in futuro cos’ho vissuto in quell’esperienza. Un libro consigliatoci
da Stefano inerente al Libano. La kefiah. La mia federa africana che mi dà
senso di casa. Un dono e una dedica di un collega: una bandana portafortuna che
gira il mondo con lui e i suoi amici ora verrà anche con me, come se ci fossero
anche loro.
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